Papa Francesco, dimissioni dall'ospedale nei prossimi giorni. Appello del pontefice all'Onu "Solo la pace è giusta"

Papa Francesco sarà dimesso dal Gemelli nei prossimi giorni. Il Santo Padre lancia un appello all'Onu per riflettere sui conflitti che attanagliano la pace e la sicurezza internazionali

Il Santo Padre potrebbe lasciare l'ospedale nei prossimi giorni, secondo quanto riferito dai medici che lo stanno curando presso l'Ospedale Gemelli. Come di consueto, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha diffuso una nota a metà giornata.
"Il Santo Padre ha trascorso una buona notte di riposo. Lo staff medico segnala che il suo stato di salute sta progredendo regolarmente, senza complicazioni, e pertanto si sta pianificando la sua dimissione nei prossimi giorni. Durante la mattinata, il Papa ha svolto le sue attività lavorative. Prima di pranzo, si è recato nella Cappellina dell'appartamento privato per pregare e ricevere l'Eucaristia".

Papa Francesco, dimissioni dall'ospedale nei prossimi giorni. L'appello del Santo Padre all'Onu "Solo la pace è giusta"


In un messaggio rivolto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il Papa afferma: "Stiamo attraversando un momento cruciale per l'umanità, nel quale la pace sembra soccombere davanti alla guerra. I conflitti aumentano e la stabilità è sempre più minacciata. Stiamo vivendo una Terza Guerra Mondiale frammentata che, col passare del tempo, sembra sempre più diffondersi". Papa Francesco esprime la sua preoccupazione riguardo al Consiglio di Sicurezza, l'organo incaricato di vigilare sulla sicurezza e la pace nel mondo, che agli occhi delle persone appare talvolta impotente e paralizzato.
 
"Per costruire la pace, dobbiamo superare la logica della legittimità della guerra", prosegue il Pontefice. "Se in passato questa logica poteva essere accettabile, considerando che i conflitti armati avevano un impatto limitato, oggi, con armi nucleari e di distruzione di massa, il campo di battaglia è praticamente illimitato e gli effetti potenzialmente catastrofici. È giunto il momento di dire seriamente 'no' alla guerra e affermare che non sono le guerre a essere giuste, ma solo la pace è giusta: una pace stabile e duratura, costruita non sull'equilibrio precario della deterrenza, ma sulla fraternità che ci unisce".