Bimba rapita a Firenze: "Kata trascinata con la forza da un uomo". Il padre viene scarcerato per stare vicino alla famiglia

Una nuova testimonianza rafforza l'ipotesi del rapimento. Kata sarebbe stata vista da un testimone che ha raccontato di aver visto qualcuno trascinare la piccola con la forza. Intanto il papà della bimba è stato scarcerato per poter stare accanto alla sua famiglia

La vicenda di Kata, la bimba peruviana di 5 anni scomparsa sabato scorso dall’hotel Astor di Firenze, struttura occupata in cui viveva con la mamma, continua ad essere avvolta dal mistero. Della bimba ad oggi, non ci sono ancora notizie.

Nelle ultime ore sarebbe emersa una nuova testimonianza: un uomo ha raccontato agli inquirenti di aver visto Kata trascinata via con la forza da un uomo nel pomeriggio di sabato intorno alle 15.00/15.30.

Padre della piccola scarcerato

Intanto ieri la Corte di appello di Firenze ha accolto l’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato Cristiano Toraldo, legale difensore del papà della piccola. Quest’ultimo, un 27enne peruviano di nome Miguel Angelo Chicllo, aveva tentato il suicidio ingerendo del detersivo, una volta appreso della scomparsa di sua figlia. Per questo episodio è stato sottoposto a lavanda gastrica in ospedale. L’uomo era detenuto nella casa circondariale di Sollicciano per reati contro il patrimonio, ma ieri è stato scarcerato per permettergli di stare accanto alla sua famiglia.

Continuano le indagini

Le ricerche della piccola di 5 anni continuano da parte di carabinieri e vigili del fuoco. Nella giornata di ieri i carabinieri hanno nuovamente perlustrato le zone adiacenti l’ex hotel Astor, tra via Maragliano e via Boccherini.

Circa 20 militari dell’Arma dei Carabinieri ieri sono entrati in palazzo accanto alla struttura occupata, in via Boccherini, per notificare un atto di perquisizione. I carabinieri sono stati aiutati in questo dai vigili del fuoco, che hanno ispezionato il condominio al civico 34 della via, insieme ai garage. Qui, è entrata una squadra con un camion, per aiutare dal punto di vista tecnico, probabilmente per aprire le serrande e continuare con le ricerche nei box.

Le indagini proseguono a tutto campo e il pm della Dda di Firenze Christine Von Borries, ha dichiarato che nessuna pista è esclusa: al momento si indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione.