Bambina scomparsa a Firenze, il papà ha tentato il suicidio in carcere ingerendo detersivo e poi in ospedale con un cavo

Il 26enne padre di Kata ha tentato per due volte il suicidio: prima all'interno del carcere di Sollicciano ed infine in ospedale

Sono momenti drammatici a Firenze per la famiglia peruviana che ha visto la propria bambina scomparire nel nulla sabato scorso. Il papà di Kataleya, in carcere per reati contro il patrimonio e furto, dopo aver appreso della notizia della scomparsa ha tentato il suicidio due volte.

Bambina scomparsa a Firenze, il papà ha tentato due volte il suicidio: la prima in carcere e poi in ospedale

La prima in carcere a Sollicciano, ieri domenica 11 giugno, ingerendo una grossa quantità di detersivo e la seconda all'ospedale di Torregalli dove è stato trasportato d'urgenza attorno alle 19:00 subito dopo il gesto. Anche all'interno della struttura secondo quanto si apprende, il 26enne ancora preso dalla disperazione avrebbe tentato di farla finita provando a strangolarsi con un cavo. Riportata la situazione alla calma, l'uomo è stato nuovamente portato nel penitenziario fiorentino dopo esser stato sottoposto questa mattina ad una lavanda gastrica.

Il 26enne dopo la notizia della scomparsa di Kata, la bambina peruviana scomparsa improvvisamente mentre giocava nel cortile nei pressi dell'ex hotel Astor, si è da subito mostrato molto agitato. Dopo esser stato fermato la prima volta e piantonato dalla polizia penitenziaria, avrebbe tentato durante la notte il suicidio. Nei suoi confronti è stato attivato il piano di prevenzione del rischio suicidario, come sempre quando si verificano casi del genere.

Kataleya scomparsa a Firenze, gli investigatori: sempre più probabile il rapimento

Le ricerche per provare ad arrivare a Kata sono ancora in corso. Dopo i sospetti della mamma e le dichiarazioni della prefettura, adesso sono gli investigatori a sbilanciarsi: "Parliamo di rapimento, ma per ora solo da un punto di vista statistico, delle probabilità. Quasi sicuramente la bambina non è dentro l'albergo e l'ipotesi che sembra più probabile è che sia stata portata via da un adulto".

"Ancora tutte le ipotesi sono aperte, ma il rapimento diventa sempre più probabile e se è un rapimento potrebbe essere motivato da una ritorsione", ha aggiunto il generale Gabriele Vitagliano.

La procura di Firenze, che ha aperto un fascicolo per sequestro di persona per il caso della bambina scomparsa dall'ex hotel Astor, sta ascoltando la madre della piccola come persona informata sui fatti. I pm hanno sentito la donna per oltre un'ora.