Funerali di Giulia e Thiago Tramontano: domani le esequie in forma privata a Sant’Antimo. Proclamato il lutto cittadino

I funerali, per volere della famiglia, si terranno in forma strettamente privata nel paesino a Nord di Napoli in cui la giovane assassinata dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, è cresciuta. Il comune di Sant'Antimo ha proclamato il lutto cittadino

È stata fissata a domani 11 giugno alle ore 15.00, la data dei funerali di Giulia Tramontano e il piccolo Thiago che portava in grembo.

Le esequie della 29enne assassinata a Senago dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, padre del bambino, si terranno in forma strettamente privata come voluto dalla famiglia della giovane, presso la parrocchia di Santa Lucia.

Intanto nel comune di Sant’Antimo, in provincia di Napoli, dove Giulia abitava con la famiglia prima di trasferirsi a Milano, è stato proclamato il lutto cittadino per domani.

La fiaccolata per ricordare Giulia e Thiago

Già giovedì sera nel piccolo comune era stata organizzata una fiaccolata per ricordare la giovane e il suo bimbo.

Il manifesto realizzato per annunciare i funerali, riporta i nomi di Giulia e Thiago, entrambi con il cognome Tramontano, con l’annuncio dato dai genitori e nonni Loredana e Franco e i fratelli e zii Chiara e Mario.

Nonni e zii che non potranno mai cullare il loro nipotino ma che si sono sentiti e continuano a sentirsi tali anche davanti all’amara realtà in cui la loro Giulia non c’è più e il piccolo Thiago non vedrà mai la luce.

Un messaggio straziante che annuncia l’ultimo saluto a una giovane futura mamma che non ha avuto nemmeno il tempo di difendere sé stessa e il suo piccolo.

Uccisa con 37 coltellate

Colpita con 37 coltellate, di cui due letali al collo e una che ha perforato un polmone, Giulia è morta in quell’appartamento di via Novella a Senago, in cui sognava di crescere il suo piccolo Thiago.

Entrambi, come cita il necrologio, strappati all’amore dei propri cari, dalla furia omicida di Alessandro Impagnatiello che invece avrebbe dovuto amarli e proteggerli. Il barman 30enne è ora in carcere e durante la confessione dell’omicidio non ha versato una lacrima.

Ha raccontato di aver accoltellato Giulia con due, massimo tre fendenti, ma l’autopsia eseguita ieri sul corpo della giovane, ha restituito una verità diversa, più dura, crudele: le coltellate erano 37 e Giulia, inerme, è morta senza poter nemmeno provare ad urlare.