Matteo Messina Denaro, si aggravano le sue condizioni di salute: possibile ricovero all'ospedale San Salvatore
Il boss arrestato dopo 30 anni di latitanza si sarebbe aggravato per via del tumore al colon diagnosticato nel 2020. Possibile una breve degenza nel reparto di oncologia dell'ospedale San Salvatore
Si sono aggravate le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra arrestato il 16 gennaio scorso dopo trent’anni di latitanza.
“U Siccu”, così soprannominato, ha 61 anni e da tempo ha un tumore al colon per il quale si sottopone periodicamente a cicli di chemioterapia.
L’uomo, detenuto in regime di 41bis presso la casa circondariale aquilana, potrebbe essere ricoverato presso l’ospedale San Salvatore a causa dell’aggravarsi della malattia. È quanto trapela in queste ore.
Matteo Messina Denaro, dopo l’arresto, era stato già accompagnato presso il San Salvatore per degli esami clinici. Nonostante nel carcere sia stata adibita una sala ad hoc per la chemioterapia, questa non sarebbe sufficiente al momento per garantire i controlli cui il 61enne deve sottoporsi.
Matteo Messina Denaro, a giorni la decisione sul ricovero
“La decisione finale sulla degenza sarà assunta a giorni, al massimo entro l’inizio della prossima settimana” ha detto a Il Messaggero, l’oncologo Luciano Mutti, dirigente medico del reparto di oncologia dell’ospedale San Salvatore.
“Nella storia di un malato oncologico - spiega ancora Mutti - i ricoveri ci stanno, non mi sorprenderebbe se anche per Messina Denaro si rendesse necessario. In ogni caso parliamo di una degenza temporanea per fare meglio ciò che in carcere oggi è più complesso fare”.
La latitanza e il tumore al colon
Matteo Messina Denaro ha scoperto di avere un tumore al colon nel 2020, mentre era ancora latitante. Il 61enne a quei tempi era in cura presso la clinica La Maddalena di Palermo dove è stato poi arrestato dai militari del ROS e dove si recava periodicamente e in incognito per le cure.
La notizia del possibile ricovero del boss si è presto diffusa insieme alle polemiche di alcuni utenti che in rete hanno parlato di disparità di trattamento tra Messina Denaro e altri pazienti oncologici.
Sul punto, l’oncologo Luciano Mutti ha voluto precisare: “In caso di ricovero o ulteriori indagini ciò non causerebbe alcun ritardo a chi accede quotidianamente alle strutture. I percorsi sarebbero diversi”.