Delitto di Senago, gli sms di Impagnatiello a Giulia già morta da 4 giorni: "Batti un colpo". Due giorni prima di ucciderla: "Vuoi lasciarmi, che madre sei?"
Tutti i messaggi inviati dal killer a Giulia dopo averla uccisa: "Ho i giornalisti che mi stanno molestando sotto casa, ti prego è invivibile così". Due giorni prima le scriveva: "Vuoi lasciarmi, che madre sei?"
Quattro giorni di continui messaggi mandati alla vittima per costruirsi un alibi. È quanto Alessandro Impagnatiello ha inscenato dal giorno in cui ha ucciso Giulia Tramontano al mercoledì scorso. Messaggi continui che termineranno con un "siamo al 4 giorno oggi, finiscila con questa storia e batti un colpo, ti supplico" del mercoledì 27 maggio alle ore 7:43. Due giorni prima di ucciderla invece l'apprensione per una presunta separazione imminente tra i due: "Vuoi lasciarmi, che madre sei?"
Delitto di Senago, gli sms di Impagnatiello a Giulia Tramontano già morta da 4 giorni: "Batti un colpo"
Sono tante le rivelazioni che stanno venendo fuori dal delitto di Senago. L'ultima riguarda l'assalto continuo che tramite dei messaggi il barman aveva compiuto ai danni della vittima, i quali avevano il compito di "dissimulare" un suo ruolo nella scomparsa e nei quali, invece, recitava la parte del fidanzato in apprensione e disperato. Era stato proprio il 29enne dopo aver ucciso a coltellate Giulia ad inviare l'allarme della sua scomparsa.
I tanti, troppi dubbi si sono fatti via via più insistenti finché poco dopo la mezzanotte di mercoledì non è avvenuto il suo arresto. "Tata. Ho i giornalisti che mi stanno molestando sotto casa, ti prego è invivibile così (emoticon delle mani che pregano, ndr) mia mamma piange, mio fratello e Luciano pure, ti prego, fallo per (il mio primo figlio,ndr)! Lo sai quanto è legato a te", scriveva poco prima della confessione davanti ai carabinieri e ai pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella.
I messaggi inviati da Impagnatiello a Giulia Tramontano dal suo omicidio fino a mercoledì
I messaggi di Impagnatiello a Giulia iniziano alle 00.21 della notte tra sabato e domenica. Lui è al lavoro all'Armani Bamboo bar e lei è già morta nel garage di via Novella: "Dove sei?".
Alle 00.49 invia un messaggio che poi cancella.
7.50 di domenica: "Hey io sono arrivato al lavoro, ora scendo a cambiarmi faccio colazione e attacco! Riposati tu".
Due ore dopo: "Hey ma sei ancora a letto?".
11.30: "Mi chiami per favore".
18:20: "BABY DOVE SEI!!!". "Ci stiamo preoccupando tutti!!!!". "So che non sono stato un fidanzato ideale"
Lunedì mattina alle 7:16: "Ehy...".
19:00: "Ciao. Prima in casa continuavo a guardare la nostra foto di Ibiza che abbiamo fatto il quadro. So che non son stato un fidanzato ideale negli ultimi mesi. Ti ho mancato di rispetto. A te che sei stata la prima ed unica ragazza ad avere accolto mio figlio dopo che mi lasciai con (la precedente compagna, ndr). E mio figlio ho sempre cercato di proteggerlo fino alla fine, come ben sai all’inizio ci ho messo qualche settimana per rivelarti di avere un figlio, ma la tua risposta è stata “ah sì? Bene!”. Mi hai fatto esplodere il cuore. Non volevo spezzare il tuo io invece. Non volevo che non ti brillassero più gli occhi quando stavamo insieme. Hai il pieno delle ragioni, il PIENO, ma voglio chiederti solo un favore. Dicci solo che stai bene. Dicci solo che sei fuggita in qualche paese lontano per buttare giù tutto. Solo questo, ti prego".
Martedì mattina alle 7:42 le invia una foto: "L'ho messa come sfondo, comunque".
Mercoledì mattina alle 7:43 l'ultimo messaggio nel quale si lamenta della presenza dei giornalisti sotto casa.