Naufragio Lago Maggiore, ipotesi di un vertice tra 007 di Israele e Italia prima della festa in barca. 21 i funzionari a bordo
Oltre al comandante e sua moglie, che hanno perso la vita insieme ad altre tre persone nel naufragio, a bordo c'erano 21 funzionari dei servizi segreti italiani e israeliani. Gli inquirenti si concentrano esclusivamente sulla dinamica dell'incidente
Si infittisce il giallo dell’incidente della barca che si è ribaltata lo scorso 28 maggio nel Lago Maggiore, dove hanno perso la vita quattro persone. Vengono infatti alla superficie dettagli degni di un film poliziesco, con tanto di spie governative e misteri irrisolti. Stando alle prime fonti, le vittime non sono delle persone qualsiasi, ma degli agenti segreti israeliani e italiani che non si trovavano su una semplice crociera per piacere personale. Sembrerebbe che la decisione di imbarcarsi sarebbe stata dovuta a un imprevisto e che gli agenti segreti israeliani, conosciuti come "007", abbiano perso il loro volo per tornare in patria, costringendoli a prolungare la loro permanenza in Italia fino al termine del fine settimana, con l'intenzione di intraprendere il viaggio di ritorno il lunedì 29 maggio.
Chi sono le vittime che erano a bordo
L'incidente ha causato la morte di Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi, rispettivamente di 53 e 62 anni, entrambi agenti dei servizi segreti italiani. Tiziana era madre di un figlio, mentre Claudio era padre di due. Tra le vittime del naufragio si trovano anche Shimoni Erez, 53enne di origini israeliane che si presume abbia avuto legami con il Mossad, e Anna Bozhkova, una 50enne di origine russa residente in Italia con un permesso di soggiorno a tempo indeterminato. Bozhkova era la moglie dello skipper Claudio Carminati, che sembra avere legami con i servizi segreti, sebbene non sia ancora chiaro se con quelli italiani o stranieri.
Carminati, 60enne, è stato indagato per naufragio e omicidio colposo. Le autorità dovranno verificare se ha rispettato tutte le norme di navigazione, tenendo conto di eventuali avvisi meteorologici e della sicurezza dei passeggeri a bordo. Carminati è la figura più controversa in questa vicenda: oltre a parlare fluentemente bulgaro e francese, ha esperienza nella gestione di numerose attività commerciali. La sua società, 'Love Lake srl', fondata il 5 aprile scorso insieme alla moglie, si occupa di organizzare escursioni e attività ricettive su imbarcazioni, nonché di gestire strutture alberghiere e case vacanza. La moglie ha contribuito solo con 475 euro al capitale sociale dell'azienda, versati in contanti davanti a un notaio ad Alessandria. Sui siti di promozione turistica, la società di Carminati vantava la capacità di navigare anche in caso di pioggia. Si sta ancora indagando su alcune possibili modifiche apportate all'imbarcazione per aumentare la capacità di passeggeri.
Lo scambio di informazioni e il tentativo di nascondere i nomi delle vittime
La strage sembra essere il risultato di uno scambio di informazioni tra i servizi segreti dei due paesi. Non è da escludere che durante i giorni precedenti alla gita, tra gli agenti del Mossad e i loro colleghi italiani, si sia svolto un confronto su missioni in Israele, probabilmente legate a documenti top secret. Alcuni fatti insoliti ricostruiti dagli inquirenti hanno fatto scattare l'allarme su un possibile coinvolgimento dei servizi segreti. In particolare, l'assenza di prenotazioni in alberghi della zona solleva dubbi sullo scopo reale del viaggio. Inoltre, dopo l'incidente, i passeggeri sembrano essersi dati alla fuga dai propri alloggi in modo repentino. Ciò fa pensare che le residenze scelte per il soggiorno potessero essere vere e proprie "basi governative" temporanee. Da notare anche la rapidità con cui gli operatori sanitari intervenuti con le ambulanze si sono affrettati ad acquisire i rapporti dell'attività, probabilmente per evitare la divulgazione dei nomi dei soggetti coinvolti.
L'indagine continua per fare luce su questa complessa vicenda, in cui il naufragio sembra essere solo un tassello di una trama più intricata e oscura.