Terrorismo, a Bergamo minorenne (16 anni) di origine straniera arrestato per associazione terroristica. Organizzava attentato incendiario jihadista
A Bergamo un 16enne è stato arrestato per associazione terroristica: stava organizzando un attentato incendiario. Arrestati in questi giorni diversi altri giovani radicalizzati dallo jihadismo in Ue e Usa
Giovane italiano di origine straniera arrestato a Bergamo per associazione con finalità di terrorismo: stava preparando un attentato incendiario. Il ragazzo era presente in una rete di chat internazionali per la propaganda e la radicalizzazione jihadista. Alle indagini condotte dagli inquirenti hanno preso parte anche forze di polizia straniere, in una maxi operazione che da diversi giorni sta conducendo all’arresto di numerosi ragazzini aspiranti martiri in Europa e Stati Uniti.
16enne arrestato a Bergamo per associazione con finalità di terrorismo
Nonostante la decrescente attenzione accordatagli, la mano lunga del radicalismo jihadista continua a fare proseliti anche alle nostre latitudini. L’ultimo caso, quello di un giovane 16enne che, lunedì 29 maggio, è stato arrestato nella casa della bergamasca dove viveva. Per il ragazzino le accuse sono gravissime: associazione con finalità di terrorismo, addestramento, apologia e istigazione a delinquere aggravate. Secondo quanto riportato dagli inquirenti, nella camera del potenziale martire è stato ritrovato numeroso materiale di propaganda riconducibile all’Isis, tra cui bandiere, video di esecuzioni, manuali per la fabbricazione di ordigni artigianali. Secondo gli inquirenti, il giovane stava preparando un attentato incendiario nella bergamasca.
Ancora poche le informazioni diffuse riguardo al ragazzo, al centro di approfondite indagini tese a far luce su eventuali collegamenti con altri soggetti radicalizzati. Quello che si sa è che l’aspirante terrorista era da tempo sotto la lente della Digos di Bergamo e Brescia, oltre che del Servizio per il Contrasto all’Estremismo ed al Terrorismo Esterno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Alle indagini che hanno portato al suo arresto, poi, hanno collaborato anche alcuni uomini dell’intelligence e forze di polizia straniere.
Numerosi arresti di giovani radicalizzati in questi giorni in Europa e Stati Uniti
Secondo quanto emerso il giovane, italiano di origine straniera e residente nella bergamasca fin dalla nascita, oltre alla propria radicalizzazione, avrebbe contribuito su diverse piattaforme a raccogliere seguaci tra i propri coetanei. Numerosi i video di propaganda dell’Isis pubblicati sui suoi canali social, oltre che ben documentata la frenetica presenza del minore in una fitta rete di blog e chat jihadisti nei quali sono presenti moltissimi altri giovani dall’Europa e dal Nord America. L’arresto di ieri a Bergamo, fanno quindi sapere gli agenti, si inserisce in una più vasta operazione che, dalla settimana scorsa, ha portato nelle carceri al di qua e al di là dell’Atlantico decine di ragazzi considerati di pericolo alla salute pubblica e la sicurezza.