Alluvione in Emilia Romagna, è scontro sul Commissario: il Pd vuole Bonaccini, il Governo punta su Curcio

Si rafforza l'ipotesi del tecnico (tra i nomi c'è anche quello dell'attuale capo della protezione civile Curcio). Nell'esecutivo per ora la priorità è legata allo stanziamento delle risorse

Resta l'allerta rossa in Emilia Romagna, colpita ormai parecchi giorni fa da una terribile alluvione. Intanto è scontro politico sul Commissario per l'emergenza. Aumenta il pressing soprattutto da parte del Partito democratico e degli amministratori locali dem affinché venga scelto il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Il Governo però non ci sta e ribadisce che il tema per il momento non è sul tavolo, "adesso serve affrontare il tema emergenza", ha fatto sapere il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, visiterà le zone colpite dal maltempo nella giornata di martedì 30 maggio 2023.

Alluvione in Emilia Romagna, è scontro sul Commissario

"Trovo poco interessante e poco edificante il dibattito su chi sarà il Commissario, a me interessa che i soldi arrivino a destinazione e che vengano spesi bene e presto", ha dichiarato il responsabile il responsabile per i rapporti con il Parlamento, Ciriani, "se ne parlerà più avanti. Ce ne occuperemo quando il Cdm deciderà in maniera ufficiale".

Intanto, comunque, il dibattito va avanti e si rafforza l'ipotesi del tecnico (tra i nomi quello dell'attuale capo della protezione civile Curcio), ma nell'esecutivo la priorità rimane legata allo stanziamento delle risorse. I due miliardi? "Serviranno altri interventi", dice il ministro per le disabilità Locatelli. 

"Tanti ci stanno cercando per chiedere come dare una mano: venite in vacanza qui, ci sono tutte le condizioni per una formidabile stagione", ha provato a spiegare il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Alluvione in Emilia Romagna, scontro anche sul Pnrr

Lo scontro tra le forze politiche è però concentrato soprattutto sul Pnrr. Sta per arrivare in Parlamento la relazione semestrale con la quale il governo punta a chiudere la 'fase 1' del piano nazionale di ripresa e resilienza. Il ministro Fitto ha convocato la cabina di regia per mercoledì 31 maggio 2023.

Nella fase successiva si completerà il lavoro di modifica del Pnrr con i ministeri che stanno facendo arrivare le proposte al responsabile del dossier. L'esecutivo punta a presentare alle Camere un documento dettagliato e, intanto, ha invitato tutte le parti in causa "a un approccio costruttivo".