Flash mob di Pro Vita a Torino contro l'utero in affitto. Ass. Marrone (FdI): "Una barbarie da fermare"
Flash mob delle associazioni Pro Vita oggi in piazza Castello a Torino per protestare contro la pratica dell'utero in affitto. L'assessore regionale Maurizio Marrone: "Trasformarlo in reato universale"
Flash mob in piazza Castello a Torino contro l’utero in affitto. Ad organizzarlo, le associazioni Pro Vita e Famiglia Onlus. Tra i partecipanti anche l’assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte, Maurizio Marrone: “Penso che l’utero in affitto sia una barbarie da fermare, oltre che un reato”.
Flash mob a Torino contro l’utero in affitto
Flash mob oggi in piazza Castello a Torino delle associazioni Pro Vita e Famiglia Onlus. L’evento è stato organizzato in risposta alla manifestazione “La città dei diritti”, organizzato da diverse associazioni LGBTQ e che ha visto la partecipazione di numerosi sindaci. Al flash mob di piazza Castello presente anche l’assessore della regione Piemonte alle Politiche Sociali Maurizio Marrone che ha espresso il suo pieno appoggio alla linea tenuta da Pro Vita e Famiglia Onlus sul tema dell’utero in affitto: “Aderisco con convinzione a questa manifestazione di Pro Vita e Famiglia Onlus, perché anche io penso che l’utero in affitto sia una barbarie da fermare, oltre che un reato. Così è previsto dall’ordinamento italiano ma, compiendolo all’estero, molte persone eludono le nostre leggi”. Marrone ha poi continuato: “È la ragione per cui Fratelli d’Italia in Parlamento ha incardinato la legge per trasformarlo in un reato universale, così da poterlo perseguire anche quando viene consumato all’estero”. “L’utero in affitto – conclude l’assessore – non è una battaglia di diritti, è una violazione di diritti: di fatto sfrutta le donne, in particolare quelle in difficoltà economica e del Terzo Mondo, e lo fa per trasformare sostanzialmente i bambini in prodotti commerciali”.
Il flash mob è durato tutta la mattinata e ha visto la partecipazione di diversi manifestanti. I partecipanti hanno indossato maschere di sindaci, tra cui il milanese Beppe Sala, che sarebbero favorevoli alla causa dell’utero in affitto, trascinando poi per tutta la piazza carrelli della spesa carichi di banconote e bambolotti, a denunciare quella che considerano essere una compravendita di bambini. “Siamo qui in piazza per difendere i diritti dei bambini attaccati dai sindaci “arcobaleno” che compiono trascrizioni dei figli avuti all’estero con la pratica dell'utero in affitto – sono le parole di Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita - Oltre a compiere un illecito stanno certificando un capriccio di adulti che comprano i bambini attraverso la pratica illegale in Italia dell’utero in affitto”.