Detenuto scappa dal tribunale di Trapani mentre è in attesa dell'udienza: è Francesco Adranga

Edificio circondato, si ipotizza che l’uomo sia ancora al suo interno

Era detenuto nella casa circondariale di Agrigento e stamattina avrebbe dovuto affrontare il processo, presso il palazzo di giustizia di Trapani, che lo vede imputato per reati minori.

L’uomo, un pregiudicato con precedenti per rapina, furto ed evasione dagli arresti domiciliari, è riuscito ad allontanarsi dagli agenti di custodia dandosi alla fuga.

Detenuto scappa dal tribunale di Trapani: era nelle camere di sicurezza

Si tratta di Francesco Adranga, 35 anni, di Trapani. Si trovava nella camera di sicurezza al primo piano del tribunale quando, per cause ancora in fase di accertamento, è riuscito a fuggire.

L’allarme è scattato immediatamente e polizia penitenziaria, polizia di Stato e carabinieri hanno immediatamente circondato l’edificio. Al momento però, dell’uomo non vi è alcuna traccia.

Detenuto evade dal tribunale, tuta rossa e braccio ingessato

«L’uomo ha una tuta rossa e un braccio ingessato» fanno sapere gli investigatori che hanno avviato le ricerche.

L’edificio è stato immediatamente circondato e appare improbabile che Adranga possa essersi allontanato. L’ipotesi al momento è che l’uomo sia ancora nascosto nei locali del tribunale.

Detenuto evade dal tribunale, l’ira del sindacato: «mancano 18mila poliziotti»

«Non conosciamo ancora con esattezza la dinamica dell’evento, ma non può essere quest’ultima a cambiare l’evidenza connotata da una gestione penitenziaria in perenne emergenza, fatta di abissali vuoti organici, mancanza e inadeguatezza degli equipaggiamenti, impossibilità di formazione e aggiornamento professionale» fa sapere Gennarino De Fazio, segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

Il sindacalista punta il dito sulla sofferenza che da anni, ormai, caratterizza la pianta organica della polizia penitenziaria, che conta una carenza di circa 18 mila unità.

«Chiediamo al Ministro di farsi promotore di un decreto carceri che, con procedure d’urgenza e riconoscendo l’emergenza carceraria in atto, renda possibili immediate assunzioni straordinarie per colmare il deficit negli organici e fornisca adeguati equipaggiamenti, a partire dalle uniformi, ma anche il taser nei servizi espletati dalla Polizia penitenziaria e assimilabili a quelli delle forze di polizia a competenza generale, quale appunto il trasferimento di detenuti presso le aule di giustizia».