Rimini, 4 professori senza vaccino Covid sospesi e senza stipendio vincono in tribunale: "Erano a casa in malattia"
Scuole e Ministero dell'Istruzione condannati a versare gli stipendi dei docenti che "non rappresentavano un rischio per la salute". Due mensilità a testa per le docenti, una per il professore per un totale di sette mensilità
Quattro professori di Rimini e dell'entroterra, rifiutatisi di fare il vaccino Covid, sospesi e senza stipendio hanno vinto in tribunale la causa che era stata intentata nel 2022 riguardo dei fatti successi nel 2021, in piena pandemia. Pomo della discordia l'obbligo vaccinale, a quei tempi vera e propria bandiera del governo Conte per il quale si veniva sospesi dalla vita lavorativa e sociale senza se e senza ma se non ci si era inoculati il siero. I soggetti incriminati erano a casa in malattia, ognuno per motivi diversi. Difesi dai legali Davide Morri e Debora Piscaglia hanno vinto la loro battaglia. Che potrebbe aprire "altre porte" come sommessamente dichiarato dai due.
Rimini, quattro professori sospesi e senza stipendio perché senza vaccino Covid, ma erano in malattia e vincono la causa
Le scuole superiori ed il ministero dell'Istruzione sono ora condannate a risarcire i quattro professori di Rimini. I fatti come detto iniziano nel 2021 con l'avvento dell'obbligo vaccinale il 15 dicembre di quell'anno anche per il personale scolastico, pena la sospensione del lavoro. Tre professoresse ed un professore, tre di Rimini ed una di Mondaino, un paese dell'entroterra. Tutti e quattro sospesi perché avevano rifiutato di vaccinarsi perché in malattia ed in malattia sarebbero rimasti a lungo, alcuni per casi con problematiche abbastanza pregresse.
Tutti e quattro subito designati "no-vax". Per il giudice "non rappresentavano un rischio" per la salute degli altri in quanto non potevano muoversi e quindi non c'era motivo di sospenderli. Ministero ed istituti dovranno mettere mani alle tasche. Due mensilità a testa per le docenti, una per il professore per un totale di sette mensilità. Un giudizio ingiusto ed un calvario lungo quello che hanno affrontato i quattro che si sono trovati a confronto con dei decreti che imponevano agli insegnanti non vaccinati la sospensione diretta dal posto di lavoro.
Esultano i legali: "Sentenza che apre la strada a molte altre"
Una sentenza che come spesso accade, può fare giurisprudenza. I due legali che hanno difeso i docenti esultano: "Grazie a questa sentenza possiamo affermare che è stata aperta una porta anche per tutti gli altri insegnanti in malattia e sospesi per mancata vaccinazione anti Covid".