Corruzione a Ostia, mazzette per corrompere funzionari pubblici: 12 arresti fra dipendenti comunali e imprenditori

A Ostia sono scattate le manette per dodici persone. Alcuni dipendenti comunali ricevevano delle tangenti da parte di facoltosi imprenditori per velocizzare i tempi burocratici delle pratiche

Per l’ennesima volta Ostia (Roma) torna a essere teatro della malavita e dell’illegalità. Questa volta, alcuni funzionari pubblici avrebbero favorito - in cambio di una lauta ricompensa in denaro - alcuni amici. Nella mattina di mercoledì 3 maggio 2023, questo losco sistema di favoritismi è stato interrotto dalla Procura di Roma, che ha notificato un’ordinanza di misura cautelare per ben dodici persone.

Corruzione a Ostia, arrestati 12 fra dipendenti comunali e imprenditori

Di queste, due sono finite in carcere presso l’istituto capitolino di Regina Coeli. Per gli altri dieci invece il giudice ha disposto gli arresti domiciliari. Fra questi spicca il nome dell’imprenditore Fabio Balini, titolare dello Shilling di Ostia. Proprio lui, per ottenere un semplice certificato di conformità avrebbe corrotto un funzionario del decimo municipio.

Soltanto grazie alle intercettazioni dei pubblici ufficiali da parte delle forze dell’ordine gli investigatori sono stati in grado di scoprire moltissimi episodi di corruzioni, anche per le pratiche più semplici e meno burocratiche.

Le indagini hanno messo alla luce quotidiani episodi di corruzione. Nell’occhio del ciclone sono finiti funzionari pubblici, liberi professionisti e imprenditori che avevano bisogno di velocizzare le proprie pratiche. Adesso sulle teste degli indagati pendono diversi e scomodi capi d’accusa.

Cento poliziotti dentro gli uffici comunali

In mattinata oltre cento poliziotti locali sono stati impegnati negli uffici comunali per le perquisizioni in cerca di materiale compromettente. Non è la prima volta che nelle zone più adiacenti della Capitale si verifichino eventi simili.

Il precedente nemmeno un mese fa

Proprio a Roma, un mese fa vennero iscritti nel registro degli indagati oltre quaranta persone, accusate di ricevere mazzette per velocizzare i condoni edilizi.