Migranti, peschereccio tunisino tenta di rubare il motore di un barchino carico di profughi. Annega bimba di 4 anni
Il corpo non è stato recuperato. I 34 migranti presenti nel barchino hanno raccontato la vicenda ai soccorritori
Un peschereccio tunisino tenta di rubare il motore di un barchino che faceva rotta verso l'isola e nel mezzo del caso una bambina di quattro anni è annegata. Sono stati poi i migranti tratti in salvo, 34 in totale di cui 4 uomini, 27 donne e 3 minori che si trovavano su un barchino in ferro di 7 metri partito da Sfax, ad aver raccontato ai soccorritori della scena a cui hanno assistito.
Peschereccio tenta di rubare il motore di un barchino di migranti, annega bimba di 4 anni
Secondo la ricostruzione dei migranti, in area Sar italiana si sarebbe avvicinato un peschereccio che avrebbe tentato di rubare il motore del barchino, causando la caduta in acqua della piccola. Il suo corpo non è stato ancora ritrovato. L'imbarcazione vittima del tentativo di furto è stata poi soccorsa dalla nostra Guardia costiera e dalla Guardia di finanza. I naufraghi hanno riferito di essere originari di Burkina Faso, Costa d'Avorio, Guinea e Sierra Leone e d'aver pagato 2mila dinari per la traversata cominciata alle ore 4 dello scorso giovedì.
Continua la strage nel Mediterraneo mentre si registra un nuovo caso di furto di motore dei barchini dopo quello andato in scena lo scorso 26 marzo quando un natante di 7 metri con a bordo 42 persone venne trovato alla deriva e senza motore. Anche lì colpevole della vicenda fu un peschereccio tunisino, e non è da escludere che molti altri casi si siano susseguiti nel tempo.
Migranti, continuano le partenze dalla Tunisia
Continuano le partenze e di conseguenze le stragi di migranti dalla Tunisia, dove la situazione è sempre più insostenibile ed i governo teme un flusso incontrollabile con le belle giornate. Solo due giorni fa la guardia nazionale di Tunisi ha comunicato di aver trovato in mare 210 corpi in soli 10 giorni. I naufragi sono avvenuti al largo di Sfax, Kerkennah e Mahdia e la guardia costiera tunisina ha rinvenuto i migranti dal 18 al 27 aprile 2023. Le persone morte sarebbero tutte originarie di vari paesi dell'Africa subsahariana. Soprattutto grazie ai finanziamenti di Ue e Italia, le partenze dalle coste tunisine verso l'Europa sono state per lo più bloccate, per anni. Ma adesso, il "tappo" della Tunisia sembra saltare, inasprendo la pressione migratoria nel Mediterraneo in direzione dell'Europa, con il tragico carico di nuove tragedie in mare.