L'odissea dei treni Milano - Santa Margherita Ligure - Portofino nel week end: biglietti sempre esauriti e sovrapprezzi a bordo da 50 a 200 euro

La lettera di un lettore al Giornale d’Italia: “I treni da Milano per la Liguria e viceversa nel fine settimana sono sempre pieni, la domanda sovrasta l’offerta e si rischiano pesanti sanzioni. L’alternativa è andare in macchina con le autostrade sempre congestionate?”

Cara redazione, 

vorrei segnalare una situazione di grave disagio ferroviario sulla tratta Milano - Santa Margherita Ligure - Portofino, che vale comunque in generale sulle tratte dal capoluogo lombardo alla Liguria e viceversa. Nel week end i treni che dalla stazione centrale di Milano portano in Liguria e viceversa sono sempre pieni. E almeno una settimana prima, spesso anche due o tre, i biglietti risultano già esauriti. In particolare, per l’Intercity che percorre la tratta in 2 ore e 4 minuti (costo 23,50 euro) non si trova mai un posto. 

Tra i vari, per l'andata sempre impossibile trovare un posto sul treno 673 delle 16.05 o 679 delle 18.05, cosi come su tutti gli altri. Per il rientro, neanche a parlarne per il "famigerato" treno 680 della domenica alle 17.46 o su qualunque altro.

Per chi vuole comunque raggiungere o tornare da Santa Margherita Ligure, e vuole fare il biglietto sul treno, è previsto un sovrapprezzo di 50 euro, con sanzioni che arrivano sino a 200 euro a discrezione del controllore (che in realtà sui primi 20 posti in piedi potrebbe non applicare alcun sovrapprezzo).

Nel fine settimana, da aprile in poi, c’è mezza Milano che si mobilita e si precipita per raggiungere Santa Margherita - o altre località liguri come Rapallo - per fare ritorno la domenica pomeriggio o sera e i treni sono impossibili da prenotare, perché già occupati in ogni ordine di posto e classe. 
Di conseguenza, i treni sono pochi, non vengono aggiunti vagoni e se sali a bordo, oltre al sovrapprezzo, rischi pure la multa.

La domanda sovrasta l’offerta e se uno, in alternativa, sceglie di prendere l’automobile, be’, sappiamo tutti quali sono le condizioni delle autostrade a una corsia che da Milano portano alla Liguria, con lavori e file interminabili (per farla breve: parti che hai 40 anni e arrivi che ne hai 45!).

Conclusione: comunque ti muovi, treno o auto che sia, sei fregato
Perché le Ferrovie dello Stato, nella tratta in questione, non aumentano i treni per e dalla Liguria dal venerdì alla domenica? E perché se uno sale a bordo del treno deve rischiare una “bastonata” di minimo 50 euro (se è fortunato)? Nonostante poi chissà come spesso sul treno qualche posto vuoto si trova.
Nella fase post-Covid, se ben ricordo, si parlava di sostegni al turismo e si raccomandava di viaggiare in Italia per rilanciare un settore in estrema difficoltà. 
È questo il metodo? Personalmente, non credo.
Un appello a Trenitalia, spero si riesca a trovare una soluzione, magari semplicemente autorizzando il biglietto a bordo senza alcun extra o magari consentendo di comprare i biglietti già a terra (considerando poi che spesso sul treno qualche posto vuoto si trova).