Milano, concorsi truccati in università. Rinviati a giudizio i rettori Franzini della Statale e Gherlone del San Raffaele

Elio Franzini ed Enrico Felice Gherlone, rispettivamente rettori dell'Università Statale di Milano e dell'Università Vita-Salute del San Raffaele, finiti sotto processo sotto l'accusa di presunti concorsi pilotati

Elio Franzini ed Enrico Felice Gherlone, rispettivamente rettori dell'Università Statale di Milano e dell'Università Vita-Salute del San Raffaele, finiti sotto processo per presunti concorsi pilotati.

Concorsi truccati a Medicina. Rinviati a giudizio i rettori di Statale e San Raffaele

Le facoltà di Medicina dei due atenei in particolare sarebbero finite sotto l'occhio vigile del pm Carlo Scalas e Bianca Baj Macariogup di Milano, Cristian Mariani attraverso il coordinamento dell'ex procuratore aggiunto Maurizio Romanelli. 

"Non mi dimetterò" il commento a caldo del rettore Franzini che si sente" quasi sollevato di poter far chiarezza sulla vicenda". 

Il giudice ha riconosciuto tutte le accuse contestate nell'indagine. I rettori delle due Università sono imputati per turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente. Franzini in relazione a due concorsi per un posto da professore ordinario in urologia, uno al San Paolo e l'altro all'ospedale San Donato. Gherlone invece solo in relazione al bando per il posto al San Paolo. La prima udienza è già stata fissata per il 5 luglio davanti alla decima sezione penale.

Sono arrivate le prime dichiarazioni di Elio Franzini che, in un comunicato, fa sapere di sentirsi "quasi sollevato per il fatto che si possa finalmente fare chiarezza sulla vicenda" e scrive ai suoi colleghi di voler rinnovare "con la consueta responsabilità con la quale ho sempre servito la comunità della Statale e con il profondo senso istituzionale che ha sempre guidato la mia condotta l'impegno a completare il mio mandato elettorale e svolgere quel ruolo di indirizzo, iniziativa e coordinamento delle attività di ricerca, didattica e terza missione che lo Statuto mi conferisce". Franzini sostiene di avere sempre "operato per difendere esclusivamente il bene dell'Università e della sanità pubbliche a fronte di manovre volte a ostacolare la piena operatività di un'unità clinica robotica presso l'ospedale San Paolo che oggi può finalmente garantire a tutti cure di avanguardia in concorrenza trasparente con strutture e operatori privati di eccellenza".