"Malori improvvisi censurati": i giornalisti della Lombardia protestano contro Bertolaso per la limitazione della libertà di stampa
I giornalisti sono insorti dopo la sospensione da parte di Guido Bertolaso di "Real time" di Areu il portale che informava sugli interventi di ambulanze, automediche e l'elisoccorso in tutte e dodici le province lombarde
"I malori improvvisi vengono censurati", a dirlo è l’Associazione Lombarda dei Giornalisti e Gruppo Cronisti lombardi, i quali hanno indetto una manifestazione, sostenuti dall’Ordine dei giornalisti, a Milano. Il 20 aprile si sono ritrovati sotto Palazzo Lombardia, sede della Regione, in piazza Città della Lombardia per protestare contro Guido Bertolaso. Questo perché, a loro dire, la regione censura i malori improvvisi.
"Malori improvvisi censurati": i giornalisti protestano contro Bertolaso
Le segnalazioni di questi eventi - come ha scritto Paragone.it - sono state rese inaccessibili ai giornalisti, che negli ultimi 5 giorni sono stati esclusi dal servizio “real time” del portale attivo da 13 anni. “Real time” di Areu è infatti un portale che ha un ruolo cruciale per chi fa cronaca. Informa infatti in tempo reale gli interventi di ambulanze, automediche e l'elisoccorso in tutte e dodici le province lombarde. Ora, senza il portale, i giornalisti sono in seria difficoltà.
Non si capisce il perché sia stata fatta una scelta del genere. Il sospetto di alcuni è che si vogliano "censuare i malori improvvisi", ormai all'ordine del giorno.
La decisione di chiudere il servizio è stata presa dal neo assessore al Welfare, Guido Bertolaso. A quest'ultimo, i giornalisti non hanno mancato di fare notare che le emergenze della sanità in questo momento sono in realtà altre. Bertolaso è inoltre accusato dall'Ordine dei giornalisti di non aver nemmeno indicato chiaramente le motivazioni della sua decisione nel corso dell’incontro chiesto da ALG, Ordine e Cronisti.
I giornalisti hanno dunque richiesto la riattivazione immediata del portale Areu a Bertolaso. La Regione, però, nel pomeriggio del 19 aprile ha invece attivato un servizio sostitutivo telefonico “dedicato” ai giornalisti. Tuttavia questo funziona solo per 3 ore al giorno per tutte le testate lombarde. "Per noi, la chiusura del servizio ai giornalisti lombardi resta un tentativo di mettere restrizioni al diritto di cronaca e a quello dei cittadini di essere informati", si legge in una nota.