Portofino, selfie vietati nelle zone "rosse". The Guardian: "L'Italia dipende dal turismo ma si dispera delle orde di turisti"

L'Italia dipende dal turismo ma si dispera per le orde di turisti che scendono nelle sue bellezze osservate in tutto il mondo. Matteo Viacava, sindaco di Portofino, smentisce intanto l'ordinanza sul divieto di selfie

Il caso del divieto di selfie a Portofino arriva oltremanica e crea scalpore. È notizia di qualche giorno fa l'ordinanza emessa dal sindaco che vieta di appostarsi sulla Piazzetta e presso il molo Umberto Primo per scattarsi foto. Della notizia, smentita dal sindaco del borgo Matteo Viacava che replica di aver vietato "solamente" gli assembramenti. Il The Guardian riporta: "La scorsa settimana l'Italia è stata, ancora una volta, alle prese con l'enigma del turismo di massa. Una delle città di mare più affascinanti del paese, Portofino, ha appena introdotto una normativa per dissuadere i turisti che si soffermano per i selfie: ci saranno multe fino a 275 euro".

Portofino, selfie vietati nelle zone rosse, il Guardian attacca: "Misure draconiane"

Misure come il presunto divieto "anti-selfie" vengono definite dal quotidiano "draconiane". Ma l'analisi non si ferma a Portofino. "Ci sono multe fino a 2.500 euro per chi percorre i sentieri sopra le Cinque Terre (cinque paesi della Liguria) in infradito o sandali; non è più consentito consumare snack all'aperto nel centro di Venezia o in quattro vie centrali di Firenze; puoi essere multato di €250 solo per esserti seduto su Piazza di Spagna a Roma" e così via per concludere con altre azioni intraprese dai sindaci atte ad "azzoppare" il turismo in Italia, fermo a causa della pandemia di Covid che negli ultimi tre anni ha posto un freno al vero motore del Paese.

 
Tutto questo nonostante, si ricorda, "l'Italia" abbia "più o meno inventato il concetto di turismo". "La scorsa settimana è stato introdotto in una libreria di Venezia un nuovo display che rivela il numero di posti letto disponibili in città per i turisti: a 48.596 (e oltre), è pericolosamente vicino a superare il numero dei residenti in città: 49.365 (e in calo). Fino al 2008, le rispettive cifre erano 12.000 e 60.000".

"Il problema è che il turismo di massa sta trasformando le destinazioni nell'opposto di quello che erano una volta. L'attrattiva delle Cinque Terre è la loro straordinaria semplicità: non hanno grandi monumenti in quanto tali, né grandiose cattedrali né castelli, solo un senso di serenità, di ingegno umano e imponenza topografica (le montagne scoscese, terrazzate e attraversate da sentieri dove possibile, ospitano case color pastello arroccate sopra un mare azzurro)", denuncia il quotidiano.