Rogo di Primavalle, 50 anni fa morivano i fratelli Mattei. Meloni: "Tra le pagine più buie"

Antonella Mattei, alla cerimonia per il 50esimo anniversario dell'uccisione dei fratelli Stefano e Virgilio, ha chiesto al ministro Sangiuliano di "avere giustizia"

Oggi, domenica 16 aprile 2023, è l'anniversario del Rogo di Primavalle. Si è trattato, lo ricordiamo, di un attacco, con finalità di incendio doloso, compiuto da alcuni aderenti al movimento della sinistra extraparlamentare Potere Operaio nel quartiere popolare di Primavalle a Roma il 16 aprile 1973. Nell'incendio persero la vita Virgilio e Stefano Mattei rispettivamente di 22 e 8 anni, figli di Mario Mattei, segretario locale del Movimento Sociale Italiano.

Rogo di Primavalle, 50 anni fa morivano i fratelli Mattei

"Virgilio, che era più grande, ha abbracciato Stefano perché ha visto che non riusciva a camminare e non ce l'ha fatta. Virgilio ha preferito morire piuttosto che lasciare il fratello più piccolo. Dobbiamo piantare alberi, intitolare piazze… perché loro saranno morti quando non li ricorderemo più". Queste le parole di Antonella Mattei, alla cerimonia per il 50esimo anniversario dell'uccisione dei fratelli Stefano e Virgilio, nel rogo di Primavalle. "La giustizia italiana non ci ha aiutato - ha sottolineato -. È importate non avere più violenza ma va detto che i miei fratelli non sono come gli altri. Primavalle, Stefano e Virgilio, sono oltre un'idea politica. È stata una barbarie", ha detto la donna. Presente anche il ministro Sangiuliano, a cui Antonella Mattei si è rivolta per chiedere giustizia.

"Il 16 aprile di cinquant'anni fa l'Italia e Roma hanno vissuto una delle pagine più buie della storia nazionale". Così la premier Giorgia Meloni in un messaggio inviato al presidente dell'Associazione Fratelli Mattei, Giampaolo Mattei. "Quello che possiamo fare oggi è tenere viva la memoria di quanto accaduto, per evitare il pericolo di ricadute e condurre l'Italia e il nostro popolo verso una piena e vera pacificazione nazionale",

E ancora: "Con il rogo di Primavalle  e il barbaro assassinio di Stefano e Virgilio Mattei, il nostro popolo è stato costretto a prendere coscienza di una realtà che si andava affermando ma che in tanti continuavano a voler ignorare: l'odio cieco e totale nei confronti dell'avversario politico. Un odio allo stato puro che stava divorando la mente e il cuore di molti e che stava avvelenando la Nazione". "L'atroce uccisione di due giovani innocenti di 10 e 22 anni, colpevoli di essere figli del segretario della locale sezione del Movimento Sociale Italiano, fece toccare alla violenza politica un punto di non ritorno", ha continuato Meloni. "La terribile strage di Primavalle non è rimasta, purtroppo, isolata. Ad essa è seguita una lunga catena di morte e dolore che ha insanguinato le nostre città, ha distrutto intere famiglie e ha segnato per sempre la vita di tanti nostri connazionali, lacerando il nostro tessuto sociale e contribuendo a spalancare le porte all'abisso del terrorismo", ha concluso la Premier.