Messina Denaro, il pentito Gaspare Mutolo: “Trattativa Stato-mafia dietro, forse c’era un accordo”

Il pentito di mafia Gaspare Mutolo, ex autista di Totò Riina, ha definito l’arresto di Messina Denaro “una messa in scena, c’era troppa tranquillità. Anche dai covi hanno fatto sparire tutto perché forse c’era questo accordo”

Per il pentito Gaspare Mutolo l'arresto di Messina Denaro è una "messinscena", dietro c'era "sicuramente un accordo". A parlare è l'ex autista di Totò Riina e tra i pentiti di mafia più famosi in giro. L'arresto del padrino di Castelvetrano non sarebbe poi così tanto veritiero come mostrano immagini e video, infatti. "A me non è sembrato l'arresto di un mafioso, mentre lui era uno dei mafiosi più pericolosi al mondo" esclama Mutolo sull'ex latitante.

Messina Denaro, il pentito Gaspare Mutolo: "È tutta una messinscena"

Mutolo non è il solo a crede alla versione della consegna spontanea da parte di Matteo Messina Denaro, come abbiamo visto, gravato da un tumore al colon e con condizioni fisiche precarie. Una cattura "programmata" che avrebbe dei fini ben precisi. "A parte la mia esperienza personale e il mio arresto ma quando arrestano boss c'è tutto un altro clima. Armi alla mano, confusione. Qui invece è accaduto tutto in tranquillità, e questo fa pensare".

"Per Messina Denaro e per lo spessore criminale che lo ha contraddistinto in quanto imputato nelle stragi e non solo, è sembrata più che altro una messa in scena. Basta vedere le immagini in tv". Messina Denaro è stato scovato all'interno della clinica La Maddalena di Palermo assieme al suo autista Giovanni Luppino, anch'esso arrestato. Mutolo poi spiega: "Ricordiamo i messaggi mandati dal carcere da Giuseppe Graviano su Berlusconi".

Mutolo: "C'è sempre una trattativa tra Stato e mafia"

Trattativa Stato-mafia dietro l'arresto di Messina Denaro? Possibile. "C'è stata, e ci sarà sempre una trattativa tra Stato e mafia – ha spiegato il collaboratore di giustizia -. In questo arresto non ho visto turbolenza, come in altri arresti, c'era tranquillità, lo ripeto. Non c'era alcuna sorpresa. Anche l'esultanza dei carabinieri non era evidente. Finora i carabinieri o i poliziotti sono sempre intervenuti in maniera diversa. Questa mi è sembrata una passeggiata, non un arresto di un boss".