Berlusconi ricoverato, è stabile e chiede di tornare a casa. Zangrillo: "Situazione difficile ma risponde alle terapie"

Le condizioni dell'ex premier sono stabili e la terapia sta procedendo spedita. Oggi la visita di Gianni Letta, poi le dichiarazioni del prof Zangrillo

Silvio Berlusconi è stabile e chiede di tornare a casa. Nonostante persista l'infezione polmonare del Cav, in cura presso il San Raffaele per una leucemia cronica, la volontà ferrea dell'ex premier sarebbe quella di tornare ad Arcore. È quanto si apprendere da fonti sanitarie, mentre attorno alla struttura continua il via vai di gente. Oggi è stato il turno per la prima volta di Gianni Letta, che all'uscita ha scherzato coi cronisti: "La strada della rinascita, se non della resurrezione, è imboccata". Ai suoi avrebbe confidato: "Non vedo l'ora di tornare in campo".

Zangrillo: "Situazione difficile ma risponde alle terapie"

Il prof. Alberto Zangrillo dal San Raffaele ha aggiornato sulle condizioni di salute di Berlusconi. "Situazione difficile ma risponde alle terapie. È evidente che sono sereno, primariamente perché stiamo facendo del nostro meglio. E sono sereno perché ho davanti un paziente che è anche un grande amico per me".

"Non posso negare che c'è anche un grande coinvolgimento personale, ma è una persona che ci ha abituato a rispondere sempre al meglio e quindi anche davanti a una patologia grave, in una situazione veramente difficile, lui sta rispondendo bene alle terapie". Zangrillo aggiunge che sulla situazione attuale del Cav non c'è "né pessimismo né ottimismo". "Noi - ricorda abbiamo una strategia terapeutica molto precisa per cui tutte quelle che sono le fughe in avanti o indietro, il pessimismo o l'ottmismo non rispondono ai criteri a cui un medico serio è chiamato".

"Quello che si legge sono delle cose assolutamente fantasiose che non rispondono ad alcun criterio obiettivo a cui i medici seri si riferiscono, cioè soprattutto una conoscenza obiettiva del quadro clinico". Lo storico medico di Berlusconi rigetta fughe in avanti e dichiara: "Io mi devo rifare al comunicato che abbiamo fatto due giorni fa, io e il professor Ciceri. È evidente che stiamo parlando di un paziente che ha un'età che tutti conoscete con una patologia e con una complicanza che sono state definite in un modo preciso".

Da questo "ne conseguono delle terapie mirate, delle terapie che seguono le linee guida, delle terapie che devono essere condivise sempre in medicina, quando si applicano le regole della medicina ufficiale, tese al raggiungimento di un obiettivo". L'obiettivo del San Raffaele, il nosocomio nel quale è in cura Berlusconi dallo scorso mercoledì è quello di "poter raggiungere la risoluzione del quadro clinico patologico. L'infezione polmonare è la complicanza di un quadro clinico patologico di altra natura che stiamo trattando nel modo migliore, cercando, come per tutti i nostri pazienti, di non lasciare nulla al caso".

Berlusconi ricoverato, è stabile e chiede di tornare a casa

Nonostante le condizioni di Silvio Berlusconi si mantengono stabili, il ricovero probabilmente procederà al San Raffaele. Le sue condizioni di salute, come confermato da Antonio Tajani "non vanno sottovalutate", ragion per cui è molto probabile che nonostante i desideri del Cav, alla fine prevalga la linea della prudenza. Fonti sanitarie aggiungono: "Un quadro stabile, nella norma per un paziente con infezione polmonare in un contesto di leucemia mielomonocitica cronica".

Le sue condizioni gli permettono di ricevere visite di familiari e persone vicine, "anche più prolungate rispetto ai giorni precedenti". Silvio Berlusconi è ricoverato dallo scorso mercoledì in terapia intensiva per un'infezione polmonare dovuto allo sviluppo della leucemia, riscontrata nel 2021. Il professor Zangrillo a proposito della cura ha fatto sapere che la malattia è "curabile, la terapia punta al ripristino delle condizioni cliniche preesistenti".

Gianni Letta: "Ho trovato Berlusconi meglio di quanto pensassi"

Come detto in precedenza, Gianni Letta è oggi giunto al San Raffaele per far visita a Berlusconi. Uscito dal nosocomio si è fermato coi cronisti: "L'ha detto benissimo lui: "È dura, ma non mollo, ce la farò anche questa volta". Voi lo conoscete, ogni volta che si è dato un obiettivo lo ha raggiunto, e credo che sia su quella strada", ha dichiarato.

"Abbiamo parlato e l'ho trovato meglio di quanto pensassi. Gli possiamo fare un augurio di Pasqua perché la strada della rinascita, se non della risurrezione, è imboccata", ha chiosato il fedelissimo dell'ex premier.