Maestra sospesa per una preghiera e perché osa far pregare gli studenti: il tramonto dell'Occidente

Il fatto è accaduto realmente in Sardegna...

È accaduto in Sardegna, in provincia di Oristano. Una docente ha osato far pregare in classe i suoi studenti ed è stata sospesa. Addirittura vi è chi sostiene che il provvedimento non è abbastanza duro, poiché bisognerebbe licenziarla. L'Italia è uno Stato laico, si dice. Su quest'ultimo punto, mi trovo perfettamente d'accordo. Come del resto la nostra Costituzione chiarisce in maniera adamantina. La preghiera è un gesto dignitosissimo, ma con la scuola propriamente non ha a che vedere. Ciò che mi pare massimamente discutibile invece è il trattamento draconiano a cui la docente è stata sottoposta, trattata come se avesse commesso una colpa inespiabile. Il che appare ancor più tragicomico, se si considera che le scuole italiane traboccano ormai di ideologia a buon mercato. In molte scuole già spiegano ai giovani studenti che non esistono maschi e femmine ma che ciascuno sceglie, in guisa di atomo unisex, cosa vuole essere. Per non parlare, poi, del vero e proprio lavaggio del cervello a cui gli studenti sono sottoposti in materia di Unione Europea e globalizzazione neoliberale, celebrate entrambe come l'ottava maraviglia. In questi casi, non solo non è prevista una sospensione per i precettori del politicamente corretto, ma non è implausibile pensare che presto essa sarà prevista per chiunque oserà dissentire rispetto alla ortodossia neoliberale, al nuovo ordine mentale di completamento del nuovo ordine mondiale turbocapitalistico. Giusto dire che la docente ha sbagliato, ma del tutto spropositata e inadeguata la misura che è stata presa contro di lei. Ciò appare evidente ancor più se si considera che il cristianesimo è parte integrante della nostra civiltà e della nostra cultura. E che, scomodando Benedetto Croce, non possiamo non dirci cristiani, del tutto a prescindere dal fatto che si sia credenti oppure no. Insomma, dalla vicenda emerge limpidamente l'astio della dittatura del relativismo e del dispotismo tecnofinanziario contro la religione della trascendenza, giudicata come ormai incompatibile con un mondo totalmente pervaso dal nichilismo, dal relativismo e dal consumismo.

di Diego Fusaro