Inchiesta Covid Bergamo, chat tra Magrini (Aifa) e Zaccardi (capo gabinetto Speranza): "Contratti vaccini? Nessuno li ha letti"
Il direttore dell'Aifa, Nicola Magrini, sui contratti Pfizer: "Capestro scritto come presa in giro". La risposta di Goffredo Zaccardi, capo di gabinetto di Speranza: "Il ministro ha voluto fare da solo. L'Ue ci mette al riparo"
L'inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione della pandemia di Covid-19 non smette di portare a galla nuovi dettagli. Questa volta, si tratta delle chat private tra l'allora direttore dell'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), Nicola Magrini, e il capo gabinetto del ministro Speranza, Goffredo Zaccardi, pubblicate su La Verità. L'argomento? I contratti stipulati con Pfizer per le dosi di vaccino.
Inchiesta Covid Bergamo, chat tra Magrini e Zaccardi: "Contratti vaccini? Nessuno li ha letti"
"Ritieni sia normale che i contratti che abbiamo firmato per farmaci e vaccini nessuno li abbia letti?": così Nicola Magrini si rivolgeva a Goffredo Zaccardi il 22 novembre 2020, lamentando l'estremo riserbo riservato alle trattative tra Stati e Ue per l'approvvigionamento dei vaccini Pfizer. Secondo quanto stabilito dall'Unione il 17 giugno 2020, infatti, "alla Commissione è attribuita la responsabilità della negoziazione con le aziende farmaceutiche, agli Stati quella dell’utilizzo e della somministrazione nell’ambito delle rispettive pianificazioni".
In altre parole, i Paesi membri potevano acquistare le dosi solo dopo l"ok" dell'Ema (Agenzia Europea per i Medicinali), che ne assegnava una quantità proporzionale alla popolazione di ciascuno; nella procedura di negoziazione, diretta dalla Commissione, gli Stati erano rappresentati da un ristretto comitato direttivo formato da delegati di ciascun Paese. Nel caso dell'Italia, il nome del candidato scelto è rimasto avvolto nel mistero fino al servizio di Report del novembre 2020, che ha rivelato si trattasse di Giuseppe Ruocco, segretario generale con responsabilità dei servizi medici per il ministero della Salute.
Le trattative per i vaccini Pfizer si sono protratte fino al febbraio 2021, quando è stato concordato l'acquisto di circa 2 miliardi di dosi da ripartire tra gli Stati dell'Unione, senza che però venisse divulgato il contenuto esatto dei contratti. In tutta questa trafila, tanto i vertici dell'Aifa quanto gli alti papaveri del Ministero della Salute, escluso Roberto Speranza, sono rimasti all'oscuro dagli sviluppi delle trattative con Pfizer, trovandosi nella posizione di piegarsi a decisioni fatte da altri.
Contratti vaccini Pfizer, Magrini (Aifa): "Non mi faccio prendere in giro". E Zaccardi: "Speranza ha agito da solo"
Magrini, in particolare, fu informato dei dettagli inerenti i contratti sui vaccini da un articolo inviatogli da un giornalista. Immediata la sua lamentela, affidata a un messaggio a Zaccardi: "Non credo di poter essere tenuto all’oscuro di queste cose (da Ruocco & Co)". Poi, il direttore dell'Aifa inoltrò le righe dell'articolo dedicate alle condizioni imposte dai protocolli Pfizer. Essi, sottolineò Magrini, recitavano che "I dati saranno messi a disposizione [dei ricercatori che li chiederanno] 24 mesi dopo la conclusione dello studio” a certe condizioni: 1) tra i ricercatori ci deve essere uno statistico 2) i dati non potranno essere usati in tribunale (4/n). Secondo i documenti di registrazione, il completamento del trial è previsto per l’11 dicembre 2022. Quindi" - concluse il direttore di Aifa - "i dati grezzi saranno disponibili a partire dall’11 dicembre 2024. Probabilmente il vaccino sarà già stato somministrato a miliardi di persone".
Il discorso di Magrini, nell'economia della chat, fa intravedere poi una netta presa di posizione: "Penso sia ora di fare gli adulti. Il ministro mi dice di chiedere a Ruocco. Penso sia meglio se glielo chiedi tu per tanti motivi. Ma se così fosse che lui ha accettato tutto questo... meglio che si dichiari e palesi. Io non mi faccio prendere in giro su cose come queste". Al che, Zaccardi non può esimersi dal replicare con un semplice "Se è così grave". E qui Magrini esplode in una rivelazione tutt'altro che rassicurante. "Ritieni sia normale che i contratti che abbiamo firmato per farmaci e vaccini nessuno li abbia letti?" - dichiara - "O tu li hai letti?". Zaccardi, a questo punto, deve ammettere che "il ministro ha voluto fare da solo". E ancora Magrini: "Non vi sono tipologie tipo contratti ma manco sto capestro che sembra scritto come una presa in giro per analfabeti con l’anello al naso... E sapere chi se ne occupa e come sarebbe il minimo tra di noi del gabinetto ristretto".
Messo alle strette di fronte all'evidenza di una gestione tutt'altro che limpida della questione, Zaccardi gioca la carta dello scaricabarile, ricordando al collega di "non trascurare che la trattativa Ue ci mette abbastanza al riparo".