Unità d’Italia, il 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II proclamò la nascita dello Stato italiano
Il 17 marzo 1861, 162 anni fa, a Torino fu proclamato il Regno d’Italia, che fece seguito alla seconda guerra di indipendenza italiana del 1859 e alla spedizione dei Mille di Garibaldi del 1860
Il 17 marzo 1861, 162 anni fa, Vittorio Emanuele II proclamò la nascita dello Stato italiano. Ma l’unificazione ha radici più lontane. Dopo il 1848 l’idea dell’unità nazionale si diffuse in settori più ampi delle élite. Anche i simboli nazionali andarono incontro a una maggiore diffusione e iniziò a essere usata più frequentemente la bandiera tricolore. Tra i leader politici, però, vi erano posizioni diverse sul modo nel quale l’unità dovesse essere raggiunta e sul tipo di Stato da instaurare. La corrente vincente, alla fine, fu quella moderata. E l’Italia giunse all’unificazione prevalentemente per via diplomatico-militare.
Nel 1859 Napoleone III si ritirò dalla guerra e l’Austria cedette a Cavour la Lombardia
Come racconta Geopop, nel 1859 Cavour provocò una guerra contro l’Austria, passata alla storia come seconda guerra di indipendenza. La Francia intervenne e insieme ai piemontesi sconfisse gli austriaci in diverse battaglie, ma gli eventi presero una piega inattesa: nei ducati dell’Italia centrale si svilupparono delle insurrezioni e, attraverso dei plebisciti (una sorta di precursore dei referendum), fu dichiarata l’annessione al nuovo Regno che si stava formando al Nord. La sistemazione della Penisola stabilita a Plombières non si stava realizzando e, per tale ragione, Napoleone III si ritirò dalla guerra. L’Austria nel frattempo cedette a Cavour la Lombardia, ma conservò il Veneto.
La spedizione dei Mille e l’unificazione del paese (ma senza Veneto e Lazio)
Il Centro-Nord era stato unificato, ma mancava ancora il Mezzogiorno. Per annetterlo, nel 1860 ebbe luogo la cosiddetta "spedizione dei Mille": un migliaio di volontari, guidati da Giuseppe Garibaldi, sbarcò in Sicilia allo scopo di fare entrare il Regno delle Due Sicilie nel nuovo Stato italiano. Ai garibaldini si unirono migliaia di volontari meridionali e l’esercito dei Borbone fu sconfitto in numerose battaglie combattute in Sicilia e nel Mezzogiorno continentale, provocando il crollo della dinastia. E arriviamo al 17 marzo 1861, quando nel Parlamento riunito a Torino fu proclamato il Regno d’Italia. Mancavano, però, alcuni “pezzi”, tra i quali il Veneto, che sarà annesso nel 1866, e il Lazio, che sarà annesso nel 1870.