Claudio Anastasio, dimissioni del manager di 3-I: aveva copiato un discorso di Mussolini sull'omicidio Matteotti
Il presidente di 3-I, la società pubblica che dovrebbe gestire il software di Inps, Istat e Inail, ha inviato una mail al Cda che citava le parole con cui Mussolini nel 1925 rivendicava la responsabilità politica del delitto Matteotti
Sono ufficiali le dimissioni di Claudio Anastasio, il manager nominato da Meloni componente del Cda e a capo dell'azienda 3-I. Anastasio alla sua presentazione, aveva messo nero su bianco in una mail un discorso di Mussolini sul delitto Matteotti, in particolare quello che il Duce aveva pronunciato il 3 gennaio 1925, nel quale si assunse le responsabilità dell'omicidio. "Comunico la volontà irrevocabile di rassegnare le mie dimissioni dall’incarico di componente del cda e presidente della società 3-I S.p.A. con effetto immediato". Comincia così la lettera di dimissioni di Anastasio, che era stato nominato dal governo Meloni come presidente della società pubblica che dovrebbe gestire il software di Inps, Istat e Inail. Ma poche ore dopo la nomina, ecco il passo indietro: "Ringrazio per l'opportunità e porgo alla società i migliori auguri di ogni successo", si conclude la lettera.
Claudio Anastasio, dimissioni del manager nominato da Meloni: il testo integrale della mail
Questo il testo integrale della mail inviata da Claudio Anastasio: "Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, io dichiaro qui, al cospetto di Voi, ed al cospetto di tutto il governo italiano, che assumo (io solo!) la responsabilità di 3-I (politica! morale! storica!) di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se 3-I è stata una mia colpa, a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l’ho alimentato nel mio ruolo".
"Il Governo è il mio Partito, è in piena efficienza. Signori, vi siete fatte delle illusioni! Voi avete creduto che 3-I fosse finita perché io la comprimevo, che il Partito fosse così in difetto perché io lo esponevo a confronto, e poi avevo anche la crudeltà di dirlo (…) Se io la centesima parte dell’energia che ho messo a comprimere 3-I la mettessi a scatenarlo, oh, vedreste allora… la bellezza per l’Italia. Ma non ci sarà bisogno di questo, perché il Governo è abbastanza forte per stroncare in pieno e definitivamente la mia sedizione".
Dimissioni di Claudio Anastasio, la risposta delle opposizioni
Forte la risposta delle opposizioni alle dimissioni di Claudio Anastasio, con il deputato del Pd, Claudio Mancini che dichiara: "L'uso della rivendicazione dell'omicidio Matteotti è vomitevole. Il governo spieghi in Parlamento perché è stato nominato e quali interessi muovono una lettera di minacce così esplicita ai componenti del Cda". Una "vergogna" per Simona Malpezzi, capogruppo dem al Senato: "Questa è la cifra della classe dirigente scelta dalla destra".
Il senatore del Pd Antonio Misiani: "Questo signore dovrebbe vergognarsi" per poi aggungere: "Le dimissioni erano un atto dovuto, dopo quello che era accaduto. Meglio aver chiuso subito questa vicenda. Per lo meno si è risparmiata agli italiani una giornata di inutili e imbarazzanti tira e molla".
Per il deputato del Partito democratico, Roberto Morassut, vicepresidente della Fondazione Matteotti, Anastasio "è soltanto un poveraccio esaltato che probabilmente non si rende conto di quello che ha fatto e scritto. Si sta parlando del delitto di Stato più atroce della storia d'Italia. Dovrebbe essere duramente smentito dalla stessa presidente del Consiglio".