UE, approvata la patente digitale: si tiene sullo smartphone e si rinnova online

La direttiva introduce per la prima volta una patente di guida digitale, accessibile tramite un telefono cellulare o altro dispositivo, che verrà riconosciuta in tutta l'Ue

La Commissione Europea avanza l’idea di una patente di guida digitale in un pacchetto di proposte legislative in materia di trasporti e sicurezza stradale presentato oggi a Bruxelles.

La patente sarà riconosciuta in tutta Europa e si rinnoverà completamente online, semplificando le procedure amministrative. La direttiva stabilisce i requisiti minimi per consentire l'interoperabilità tra le patenti di guida digitali in tutta l'Ue. Permarrà la possibilità di tenere anche la patente fisica. Inoltre, saranno condivisi i dati per rendere efficace in tutta l'Ue la sospensione delle patenti. Ed è prevista una stretta su alcune infrazioni come sorpasso pericoloso, superamento delle linee continue, guida contromano.

UE, approvata la patente digitale

Di seguito, le novità per i neofiti alla guida. Innanzitutto, si prevede che già dai 17 anni si possa far pratica di guida su auto e camion accompagnati: se passeranno l'esame potranno guidare da soli già dal compimento dei 18 anni. Inoltre, formazione e test per la patente avranno maggior focus sulla sicurezza di pedoni, ciclisti, scooter e bici elettriche. Verrà poi contemplato un periodo di prova di almeno due anni per i neopatentati dopo aver superato l'esame e una regola di tolleranza zero sulla guida in stato di ebbrezza.

Maggior sicurezza stradale

L'obiettivo principale di questa riforma è il miglioramento della sicurezza stradale: l'anno scorso più di 20 mila persone hanno perso la vita in incidenti stradali in Ue. Tutte queste misure per i giovani hanno una motivazione: la Commissione spiega che “anche se i giovani conducenti rappresentano solo l'8% di tutti gli automobilisti, 2 incidenti mortali su 5 coinvolgono un conducente di età inferiore ai 30 anni”. "Le nuove norme” - scrive l'Esecutivo Ue in una nota – “miglioreranno la sicurezza per tutti gli utenti della strada e aiuteranno l'Ue a raggiungere la sua Visione Zero: non avere vittime sulle strade dell'Ue entro il 2050".