Brescia, 16enne egiziana picchiata per un video su Tiktok senza velo: denunciato il padre

Lei posta un video sul social e i parenti avvertono il padre, che la picchia. La chiamata al 112 di un'amica evita il peggio

Una 16enne di Brescia è stata picchiata dal padre per essersi mostrata su Tiktok senza velo. La giovane egiziana aveva postato sul social più popolare del momento un video che la ritraeva senza il tradizionale copricapo islamico.

Bresca, 16enne egiziana picchiata per un video su Tiktok senza velo

Nel bresciano è stata così sfiorata la tragedia familiare. Il padre della vittima, un 43enne ora a piede libero ma sotto denuncia, sarebbe stato informato del contenuto pubblicato dalla figlia da parte di alcuni parenti residenti in Egitto: una volta appresa la notizia, avrebbe sfogato la propria rabbia contro il corpo della giovane. Stando alla deposizione della minore verbalizzata dai carabinieri di Brescia, nello specifico, l'uomo l'avrebbe prima insultata e poi colpita al volto ripetutamente. Le avrebbe strappato dalle mani il telefono lanciandoglielo addosso, per poi minacciarla di morte: "Mi ha detto che voleva ammazzarmi" sono state le parole della giovane agli inquirenti.

La ragazza ha anche fornito dettagli più specifici riguardo alle modalità dell'aggressione, raccontando di schiaffi in faccia, colpi alla schiena e mani al collo, oltre ad aggiungere che non si sarebbe trattato di un caso isolato: il padre avrebbe più volte alzato le mani sulla figlia non sopportandone le idee e il modo di vivere all'occidentale. Al pestaggio avrebbero assistito anche la madre e le sorelle minori della giovane, trovate dai soccorritori in lacrime ed evidente stato di shock. La prontezza della ragazza, tuttavia, ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente. Sotto le botte del padre, è infatti riuscita a inviare un messaggio d'aiuto a un'amica, che ha immediatamente avvertito le forze dell'ordine. 

Il trasferimento all'ospedale di Brescia è stato tempestivo, nonostante le condizioni della 16enne non fossero gravi. Dopo essersi assicurati che la giovane avesse ricevuto l'assistenza e le cure del caso, le autorità hanno provveduto a trasferirla in una comunità protetta sotto l'egida della procura minorile

La vicenda non costituisce un caso isolato sul territorio italiano. Negli ultimi anni non sono state poche le giovani malmenate da parenti o genitori a causa del proprio rifiuto di indossare il velo. Nel novembre 2021, per esempio, una 14enne di Ostia e originaria del Bangladesh ha denunciato la madre e il fratello a causa delle ripetute aggressioni ai suoi danni. Il motivo? Era reticente a coprirsi il capo e il volto con il burqa.