Cospito, Nordio conferma il 41-bis. Respinta la richiesta di revoca: "Rischio di contatti con l'esterno"
Il Ministro della Giustizia boccia la richiesta del legale dell'anarchico. Pronto il ricorso
Alfredo Cospito rimarrà al 41-bis. A dire no all'anarchico e al suo legale, Flavio Rossi Albertini, è il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, che boccia l'istanza di revoca con largo anticipo rispetto alla scadenza fissata al giorno 12 febbraio. Le motivazioni in calce al decreto del Guardasigilli si fondano sui pareri "convergenti" dei magistrati: la Procura nazionale Antimafia, insieme ai pm di Torino e al procuratore generale Saluzzo concordano infatti nel giudicare pericoloso il ruolo di Cospito nella tessitura della trama di rapporti con il resto del mondo anarchico. Il 41-bis, del resto, nasce come provvedimento volto ad assicurare tanto un isolamento completo quanto una totale mancanza di comunicazione tra chi è in carcere e chi invece è fuori.
Cospito, Nordio conferma il 41-bis. Respinta la richiesta di revoca
Quanto allo stato di salute di Cospito, ormai giunto al 110mo giorno di sciopero della fame, il Ministro non tralascia di soppesare i rischi in funzione del contesto: il carcere di Opera, infatti, è provvisto di tutte le misure sanitarie necessarie, e se il caso lo prevedesse, non sarebbe poi da escludere la possibilità del trasferimento al vicino ospedale San Paolo. Nella giornata di domani, inoltre, il detenuto riceverà la visita del suo medico personale, la prima dopo l'arrivo al carcere milanese da Sassari, in base alla quale sarà possibile disporre di un quadro esaustivo delle sue condizioni.
Cospito, Nordio: "rischio di contatti con l'esterno"
Il caso, però, non si esaurisce al solo ambito sanitario, ma dimostra ancora una volta la sua stretta valenza politica. Con il decreto di oggi, infatti, Nordio ribadisce la linea di assoluta fermezza predicata nelle scorse ore dalla premier Giorgia Meloni, lanciando in parallelo un messaggio inequivocabile a tutte le forze d'opposizione, Pd in prima linea, schierate a favore dell'abolizione del carcere duro per l'anarchico. Passa infine in secondo piano, almeno per il momento, la proposta di derubricazione avanzata dalla Direzione Nazionale Antimafia, che ha ipotizzato il passaggio di Cospito dal 41-bis al regime di Alta Sorveglianza per andare incontro alla sospensione del suo sciopero della fame.