Giornata mondiale contro il bullismo, una panchina gialla alla Camera a simbolo dell'impegno istituzionale

Ricorre oggi, 7 febbraio, il Safer Internet Day contro il cyberbullismo: il 9% degli abusi avviene sui social. 50 le panchine gialle sparse in tutta la penisola, l'ultima alla Camera. E arriva la prima app contro il bullismo.

Una panchina gialla e un braccialetto con un nodo blu sono i simboli che colorano questo martedì 7 febbraio, data dedicata alla Giornata Mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo. Troppi sono ancora i giovani costretti a rispondere "sì" alla domanda "Hai mai subito un episodio di bullismo o cyberbullismo?": stando ai numeri di un sondaggio effettuato da Studenti.it su un campione di 4000 utenti di età variabile, il fenomeno colpisce infatti due studenti su cinque, con il 43% degli abusi concentrato nelle scuole.

Martedì 7 febbraio è la Giornata Mondiale contro il bullismo 2023

Ecco perché moltissime sono le iniziative di sensibilizzazione diffuse per tutta la penisola, a cominciare dall'installazione delle panchine gialle della onlus Helpis, che sul proprio sito ne parla come di "un simbolo concreto per rompere il velo dell’indifferenza, un luogo di ritrovo, di aggregazione, che porti i giovani e gli adulti a riflettere". Ce ne sono 50 in tutto, e l'ultima ha trovato posto proprio oggi, alla presenza del Vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, nel Chiostro del Complesso di Vicolo Valdina alla Camera, come pegno degli sforzi compiuti dalle istituzioni nel ridurre il disagio dei più giovani, anche in ambito informatico.

Una panchina gialla alla Camera, simbolo dell'impegno istituzionale

Gli abusi legati al bullismo, infatti, hanno trovato nel web un potente alleato, in grado di mascherarli e renderli meno tracciabili: sui social si consuma il 9% delle discriminazioni tra i giovanissimi, ed è per questo che il 7 febbraio è stato anche battezzato Safer Internet Day
Arriva invece dalla Sardegna un'altra innovazione dalle decisive potenzialità. Un sodalizio tra i ricercatori degli atenei di Cagliari, Napoli, Foggia e Bari ha messo a punto l'app BullyBuster, che verrà testata dal prossimo 17 febbraio da nove classi quinte del liceo Motzo di Quartu Sant'Elena, in provincia di Cagliari. Il funzionamento punta sulla semplicità e l'efficacia: se installata su smartphone, tablet o pc, l'app funge da sentinella attiva 24 ore su 24, rilevando in autonomia movimenti sospetti, comportamenti riconducibili a stalking ed espressioni verbali e facciali comunicanti aggressività. Il tutto può essere poi segnalato in forma anonima da testimoni diretti o indiretti, che possono inserirlo sull'app per una verifica d'attendibilità. Il risultato è la costruzione di uno scenario in tempo reale da mettere a disposizione di famiglie, autorità scolastiche e forze dell'ordine.