Vaccino Covid, indennizzo di 913 euro al mese ad una donna friulana di 67 anni rimasta invalida
La signora che ha perso gran parte delle proprie funzioni in modo irrimediabile. Il suo avvocato ha già annunciato che chiederà un indennizzo superiore
Lo Stato indennizzerà con 913 euro al mese una donna di 67 anni friulana rimasta invalida dopo aver fatto il vaccino per il Covid. È questa la cifra che la residente nella Bassa Friulana incasserà nonostante sia rimasta sostanzialmente paralizzata nella parte sinistra del corpo e abbia riportato danni celebrali. Una cifra irrisoria, che l'avvocato della signora Paola ha intenzione di voler rivedere visto che chiederà un indennizzo superiore. All'allora 65enne venne somministrata a prima dose del vaccino anti Covid Vaxzevria di Astrazeneca, approvato dopo pochi mesi in via emergenziale.
Vaccino Covid, donna friulana riceve indennizzo di 913 euro al mese dopo danni
Un vaccino quello di Astrazeneca che non è stato più utilizzato nell'Unione Europea. Le ragioni sono da trovarsi nelle tante morti sospette e nelle reazioni avverse avvertite dopo la somministrazione. E tra queste c'è anche la malcapitata che ora fatica anche ad articolare un discorso sensato. La sua famiglia si è rivolta all'associazione Diritti del Malato di Udine, che ha avviato l’iter per il riconoscimento dell’equo indennizzo previsto nei casi di effetti avversi delle vaccinazioni.
È stato l’avvocato Gabriele Agrizzi ad aver presentato la documentazione medica all’Azienda sanitaria Friuli centrale per conto della sua assistita. L'Azienda ha poi inviato il fascicolo alla Commissione medica ospedaliera (Cmo) di Padova che ha ritenuto "possa sussistere il nesso di causa tra la vaccinazione somministrata e la successiva condizione patologica sofferta dalla paziente".
Il pronunciamento della commissione patavina sull'episodio della donna è uno dei primi in Italia, e non è escluso che anche altri individui che hanno notato l'insorgere di reazioni avverse dopo l'inoculazione del vaccino anti Covid vi si possano rivolgere.
L'avvocato: "Cifra irrisoria"
L'avvocato della donna, Gabriele Agrizzi ha commentato a proposito della vicenda: "Alla mia assistita è stato riconosciuto l’inserimento nella fascia d’indennizzo più alta. Sappiamo bene che è una cifra irrilevante per le cure e l’assistenza di cui ha bisogno la signora, ma questa ammissione di danno da vaccino è già un successo".