Sciopero benzinai, revocata la seconda giornata: “Lo facciamo per gli automobilisti". Si va verso sanzioni più lievi
Fegica e Figisc/Anisa hanno deciso di revocare il secondo giorno di sciopero, dopo che ieri Faib Confesercenti aveva già deciso in questo senso
È scattato ieri sera, alle 19 sulla rete ordinaria e alle 22 sulle autostrade, lo sciopero dei benzinai. Secondo fonti Faib, l'adesione allo sciopero indetto sulla rete stradale è dell'80-90%, pari a 12-13mila impianti sui 22mila totali. Dopo i tentativi di mediazione falliti ieri, nel pomeriggio di oggi, Fegica e Figisc/Anisa hanno deciso di revocare il secondo giorno di sciopero, dopo che ieri Faib Confesercenti aveva già deciso in questo senso. Le sigle ci tengono però a sottolineare che la decisione è stata presa per favorire i cittadini. I distributori riapriranno così già da questa sera. Intanto sembrano diminuire le sanzioni: da un minimo di 200 a un massimo di 800 euro a seconda del fatturato dell’impianto, quando prima raggiungevano i 6000 euro.
Benzinai sospendono il secondo giorno di sciopero
I benzinai revocano il secondo giorno di sciopero, previsto per giovedì, dopo l'incontro con il governo sui carburanti. Lo annunciano i presidenti di Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio al termine del tavolo al Mimit. "Il secondo giorno di sciopero lo revochiamo a favore degli automobilisti, non certo per l'esecutivo", spiegano in una nota. Pur riconoscendo di aver potuto interloquire in maniera costruttiva con il Ministero che si è speso per diventare interlocutore propositivo, l'incontro ha confermato il persistere di molte criticità.
Sciopero dei benzinai, non tutti aderiscono
Ieri pomeriggio, il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha fatto delle proposte per evitare lo sciopero odierno, senza ottenere però grandi risultati. Lo sciopero era dunque stato confermato, ma le sigle dei gestori dei carburanti avevano optato per percorsi diversi. Faib Confesercenti ha deciso di ridurre la mobilitazione a 24 ore invece che 48. Fegica e Figisc/Anisa hanno confermato invece lo stop di due giorni, poi oggi revocato.
Non tutti i benzinai hanno aderito allo sciopero. A Napoli ad esempio qualcuno afferma che non si asterrà dal lavoro per motivazioni economiche: "Noi purtroppo non aderiamo allo sciopero perché già si lavora poco e il lavoro già non è tanto, però speriamo che possa servire a qualcosa perché non se ne può più. Che al di là del gasolio, olio e tutto quello che si fa di caro non si trova mai una soluzione. Quindi è venuto il momento che qualcuno ci aiuti. Già se parliamo di due anni indietro è un macello, non se ne può più su tutto: in particolare la benzina è diventata un super-lusso, anche per chi se lo può permettere, una spesa tripla, nemmeno doppia. Infatti noi lavoriamo poco, è un macello, e non possiamo aderire a questo sciopero".