Milano, carcere Beccaria: brucia materasso in cella e intossica 3 agenti
L'episodio si sarebbe verificato poco dopo la mezzanotte. Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, i poliziotti presentavano anche contusioni sul corpo
Dopo la grande evasione di Natale, il carcere minorile Beccaria di Milano torna sulle prime pagine. Dalle prime ricostruzioni della vicenda, nella notte è bruciato un materasso in cella, con conseguente intossicazione di 3 agenti dell'istituto, trasportati subito in ospedale ma senza pericolo di vita. Dopo l'intervento dei vigili del fuoco, on risultano altri feriti o intossicati.
Milano, carcere Beccaria: brucia materasso in cella e intossica 3 agenti
L'episodio, che si sta ancora cercando di ricostruire con esattezza, si è verificato poco dopo la mezzanotte. Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco arrivati subito in soccorso dopo l'allarme, i poliziotti presentavano anche delle contusioni sul corpo, ma senza gravi ripercussioni fisiche.
3 agenti trasportati in ospedale, condizioni con gravi
All'Istituto minorile Beccaria di Milano, l'incendio di un materasso in una cella ha causato l'intossicazione di 3 agenti di Polizia penitenziaria, che sono stati subito trasportati in ospedale, in condizioni non gravi. Secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, i poliziotti avevano anche delle contusioni. I vigili del fuoco, intervenuti con 4 mezzi e un'autoscala, hanno avuto ragione delle fiamme in tempi brevi. Non risultano altri feriti o intossicati rispetto ai 3 agenti della polizia penitenziaria.
Dal carcere minorile milanese il giorno di Natale evasero in 7, tutti rientrati nei giorni successivi, spinti dalle famiglie o catturati dalle forze dell'ordine. E' stata registrata come l’evasione con il numero più alto di fuggitivi da quando la struttura penitenziaria è stata inaugurata nel 1950. Dietro alla fuga c'era una partita di pallone ben pianificata, incentivata dai lavori si ristrutturazione fermi per le feste, con ponteggi e possibili vie di fuga. Quando l’agente di sorveglianza, prima distratto per procurare un pallone, ha lanciato l’allarme nel giro di un paio di minuti, era già troppo tardi. Dopo l'evasione, Don Gino Rigoldi, ex cappellano storico del Beccaria, si è impegnato personalmente a riportare indietro alcuni dei ragazzi.