Martina Scialdone, il fratello rivela: "Costantino Bonaiuti le ha sparato davanti ai miei occhi"
Lorenzo ha visto la sorella morire davanti ai suoi occhi. Martina Scialdone gli aveva chiesto al telefono di andarla a prendere al ristorante: "C'è un problema"
Una morte accaduta sotto ai propri occhi. È quello che ha visto Lorenzo, il fratello di Martina Scialdone, l'avvocata di 35 anni morta dopo l'omicidio ad opera del fidanzato Costantino Bonaiuti. L'uomo lo confessa alla polizia: "Mia sorella quella sera mi ha detto che avrebbe incontrato Costantino perché voleva chiudere la relazione con lui. È andata via da casa insieme con mia madre alle ventidue. Martina frequentava da un po' Francesco, Costantino si era insospettito, li aveva scoperti, e lei stava tentando di metterlo di fronte alla realtà. Alle ventitré mi ha chiamato, era agitata: "Per favore mi puoi venire a prendere? C'è un problema. Sono qui al Brado".
Martina Scialdone, il fratello: "Bonaiuti le ha sparato davanti ai miei occhi"
Nessun allarme però secondo la ragazza, ma solo la richiesta di portarla via: "Le ho chiesto se fosse successo qualcosa - continua Lorenzo - e lei ha risposto di no. Che stava discutendo con Costantino, ma non c'era alcun allarme". Una sequenza drammatica per il fratello che ha di seguito subito: la chiamata della sorella, l'arrivato al ristorante Brado, l'incontro coi due che già discutevano animatamente e poi il colpo di pistola fatale sotto i suoi occhi.
"Martina mi ha detto che non c'era più bisogno ma sono andato lo stesso al ristorante", confessa ancora Lorenzo che però non è stato ad ascoltarla ed è uscito di casa per andare a prenderla: "Nella prima conversazione mi aveva detto di non preoccuparmi, ma avevo riconosciuto la voce di Costantino che in sottofondo diceva "mi sta cornificando". Le ho risposto che ormai ero uscito e quindi sarei andato lo stesso. Per strada non c'era nessuno, il locale è a poche centinaia di metri da casa mia e sono arrivato subito".
Il fratello della vittima: "Quando sono arrivato, Martina e Costantino stavano litigando"
Davanti a se l'immagine che ogni minuto che passava diventava più inquietante fino a sfociare in tragedia: "Quando sono arrivato Martina e Costantino stavano litigando. Erano fuori, sul marciapiede. Mia sorella cercava di allontanarsi e lui la incalzava. I toni della voce erano alti. Mi avvicino cercando di calmarli, ma non ci riesco. Martina gli diceva che voleva lasciarlo "Ho sentito Costantino che diceva: "Oggi, mentre mi preoccupavo per la tua casa, tu dalle tre alle cinque tu mi stavi tradendo con quel tizio".
"Loro si sono spostati vicino la Mercedes nera di lui, mia sorella è entrata in auto e ho immaginato cercasse le chiavi della casa nuova per togliergliele. Quando è uscita dalla macchina lui la tratteneva per un braccio e io mi sono messo in mezzo cercando di dividerli e portare via Martina. Quando finalmente ci sono riuscito Costantino ha tirato fuori la pistola e ha sparato". "Ho abbracciato Martina e ho sentito che era finita", ha alzato lo sguardo ma il killer non c'era più.