Violetta Caprotti, diamante da 3,5 milioni sostituito con un presunto falso: indagine su truffa o furto
La figlia del patron di Esselunga, deceduto nel 2016, lamenta di essere stata truffata e che il suo diamante sia stato sostituito da uno zircone. Il rivenditore da cui lo aveva portato per far cambiare la montatura però, denuncia che sia arrivato già "fake"
Violetta Caprotti e il diamante perduto. La figlia del patron di Esselunga Bernardo sarebbe stata vittima di un furto. Protagonista, suo malgrado il gioiello della donna, scambiato con un falso, uno zircone per la precisone. La donna ha già denunciato l'accaduto alla procura di Milano mentre la scoperta sarebbe avvenuta in occasione della sostituzione della montatura, che Caprotti aveva affidato a una gioielleria del capoluogo milanese.
Violetta Caprotti, diamante da 3,5 milioni sostituito con un falso: la ricostruzione
L'indagine va avanti sotto traccia da diverso tempo. Violetta Caprotti si è all'epoca dei fatti presentata in procura in compagnia dei suoi legali in veste di denunciante e testimone. L'inchiesta per restituire il prezioso diamante alla figlia del patron di Esselunga continua, nonché quella di individuazione dei responsabili della sottrazione della pietra preziosa. Sull'episodio si è pero aperto il dibattito, su chi possa aver compiuto tale gesto.
Era stata proprio la Caprotti a portare il suo diamante da 13,4 carati, incastonato in un anello nel negozio di Cartier nel quale era stato acquistato: la figlia voleva far sostituire la montatura del regalo del padre. Il venditore del negozio a cui è stato portato il prezioso dono ha spiegato che questo era già falso.
Diamante di Violetta Caprotti già falso?
A sostenerlo sono proprio i responsabili del negozio che stando alla ricostruzione, l'hanno contattata non appena ci hanno lavorato sopra. Il personale si era accorto che la pietra era falsa, da qui la telefonata alla figlia di Bernardo Capriotti. Anche la Casa Produttrice ha esposto un esposto a carico di ignoti, e le certezze al momento sono poche, forse due. La Caprotti aveva tra le mani una pietra vera, ma successivamente è diventata un falso. Non è ancora chiaro se sia stato prima o dopo averla portata dal rivenditore, fatto sta che la procura sta indagando su due piste per arrivare a dama: truffa o furto.