Trasferte vietate ai tifosi di Roma e Napoli per 2 mesi. La decisione di Piantedosi dopo gli scontri sull'A1

Piantedosi progetta la stangata e vieta le trasferte ai tifosi di Roma e Napoli per due mesi dopo gli scontri nell'area di servizio di Badia al Pino. Possibile anche l'attribuzione di Daspo

Trasferte vietate ai tifosi di Roma e Napoli per due mesi. Il ministro dell'Interno Piantedosi firmerà oggi il provvedimento. È questa la decisione del capo del Viminale dopo gli scontri sull'A1 di una settimana fa. Una stangata, considerando che fino a qualche giorno fa, l'ipotesi più accreditata era il divieto di trasferte per un massimo di un mese.

Trasferte vietate ai tifosi di Roma e Napoli per due mesi

E invece Matteo Piantedosi in una conferenza stampa in Prefettura a Trieste ha annunciato la nuova misura che entrerà in vigore dopo che la scorsa domenica i tifosi di Roma e Napoli sono venuti a contatti sull'A1, nell'area di servizio Badia al Pino. Piantedosi quest'oggi ha parlato di "qualche provvedimento di prevenzione" che esula dal Daspo che verrà attribuito ai protagonisti dello scontro. Nella giornata di ieri l'ex capo di gabinetto di Salvini spiegava: "Sono in corso atteggiamenti di attribuzione delle responsabilità, credo ci siano elementi per una serie di Daspo".

Ma la decisione toccherà entrambe le tifoserie nonostante quelli napoletani siano stati accusati da diversi testimoni di aver atteso gli ultrà romanisti: "Da quello che so è che i napoletani erano pronti, stavano là, all'autogrill... certo i romanisti sono scesi, so che ci sono stati parecchi feriti, i napoletani le hanno date e li hanno feriti... ma pure qualche napoletano è stato ferito, mi hanno detto che hanno fatto una bella azione, i napoletani, nel senso che hanno fatto un'azione bella studiata nei minimi particolari. Però i romanisti ci stavano, sono scesi, si sono compattati, e sono andati incontro allo scontro", è una delle ricostruzioni che racconta quanto accaduto.

Scontri tra tifosi sull'A1, condanna unanime verso ultrà di Roma e Napoli

L'episodio di settimana scorsa sull'A1 ha portato a più di 180 identificati e diversi arresti, alcuni in seguito rilasciati. Quanto successo nell'area di servizio di Badia al Pino, in provincia di Arezzo non è passato inosservato, ricevendo la condanna oltre che dai vertici dal calcio come dal ministro dello Sport Abodi, il quale ha dichiarato: "Chi sbaglia deve pagare", anche dal mondo della politica.

Piantedosi ha aggiunto: "Non potrò non fare a meno di considerare un provvedimento generale di ordine pubblico per quanto riguarda le due tifoserie".