Costa Concordia, 11 anni dal naufragio che provocò 32 vittime: comandante Schettino condannato a 16 anni
Sulla nave c'erano 4.229 passeggeri, quando alle 21:45 di quella sera ha urtato un gruppo di scogli nei pressi dell'Isola del Giglio, inclinandosi su un lato e imbarcando acqua
11 anni fa, oggi, la nave da crociera Costa Concordia si arena su un fianco sulle coste dell'Isola del Giglio e 32 persone, tra passeggeri e membri dell'equipaggio, perdono la vita. Ieri si è conclusa la vicenda giudiziaria legata al naufragio. E' stato negato il secondo processo per il comandante Francesco Schettino, che in quel momento era al timone del transatlantico, condannato a 16 anni di reclusione.
Costa Concordia, 11 anni dal tragico naufragio
Il 13 gennaio del 2012, nel naufragio della Costa Concordia a largo dell'Isola del Giglio, morirono 32 persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio. Le vittime provenivano da tutto il mondo: Francia, Germania, Spagna, Ungheria, Perù, Stati Uniti, India e Italia. La vittima più giovane, Dayana Arlotti, aveva solo 5 anni.
Salpata dal porto di Civitavecchia, la Costa Concordia stava viaggiando verso Savona lungo il percorso programmato della crociera "Profumo d'agrumi", quando alle 21:45 di quella sera ha urtato un gruppo di scogli nei pressi dell'Isola del Giglio, inclinandosi su un lato e imbarcando acqua. Sulla nave c'erano 4.229 passeggeri. La ricostruzione di quegli attimi di panico è quasi la stessa, per tutti coloro che hanno vissuto in prima persona la tragedia: prima il tentativo di salire sulle lance di salvataggio sul lato sinistro, poi la fuga verso il lato destro, data dai posti non più disponibili sulle scialuppe.
Il 13 gennaio 2012 affondava la Costa Concordia
Diversi corpi sono stati recuperati in mare settimane dopo l'incidente. Le vittime morirono per asfissia o annegamento. L'ultimo cadavere è stato ritrovato dopo 2 anni e 10 mesi dal naufragio, quello di un cameriere di origini indiane che lavorava sulla nave.
Il comandante della nave, Francesco Schettino, è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per omicidio colposo plurimo, naufragio colposo e abbandono della nave. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della difesa contro l'ordinanza della Corte di Appello di Genova, che nel febbraio scorso negò la revisione del processo per il naufragio della nave.