Chitina, la sostanza contenuta negli insetti. I media ne esaltano le qualità, ma Nature: "Avvia l’infiammazione polmonare"

La sostanza contenuta negli insetti e non completamente digeribile, negli anni è stata oggetto di studio di diverse riviste e studi. Tutti collimano verso un unico risultato: la chitina è dannosa verso chi la utilizza

Tra le sostanze presenti negli insetti, verso cui l'Ue è sempre più indirizzata per farli arrivare nei nostri piatti, c'è la chitina: questa è una sostanza, non completamente digeribile, conosciuta anche per essere il principale componente dell'esoscheletro degli artropodi. Uno studio di Nature del 2007 illustra come questa avvii "l’infiammazione polmonare innata di tipo 2 attraverso percorsi non completamente definiti". Eppure diversi giornali fanno a gara a lodarne le qualità, smentendo o provando a smentire fatti inconfutabili.

Chitina: È gara a chi punta il dito urlando alle "fake news"

La chitina è sta inserita tra quelle sostanza antinutritive e tossiche. Non è solo la rivista inglese, per usare un eufemismo a sconsigliarne l'uso a tavola ma anche il settimanale Focus che spiega in modo molto chiaro come la sostanza abbia "effetti negativi verso la digeribilità e l'impiego delle proteine". Un altro studio del 2017 dell'U.S. Department of Health and Human Service contenuto nel National Toxicology Program dimostra come il consumo di chitosano, composto chimico a base di chitosina, porti all'esaurimento delle vitamine.

E sono gli stessi media ad andare in cortocircuito quando spiegano che "anche se effettivamente alcune parti degli insetti effettivamente non sono digeribili, questo non significa che sarebbero dannose per la nostra salute se assunte in maniera corretta". I motivi del perché sarebbero dannose sono tanti e le ricerche effettuate lo dimostrano. In attesa di altre.

Ue, la farina di grillo è solo il primo passo 

Eppure gli insetti, che anche vengono utilizzati in molte culture del mondo come cibo, sembrano dover entrare a tutti i costi anche sulle tavole degli europei. È di pochi giorni fa infatti la decisione con cui Bruxelles ha dato il via alla farina di grillo, che servirà per creare pane, pasta, miele, barrette energetiche e biscotti. L'alimento è prodotto da una ditta vietnamita e la distribuzione partirà da un'azienda italiana che si chiama Italian Cricket Farm, residente a Scalenghe, in provincia di Torino. Il milione di grilli allevati al giorno, saluterà gli animali a cui erano destinati come mangimi per venir utilizzati per creare nuove "pietanze".

Un altro studio americano, di PLOS ONE, molto più in generale chiarisce come "nel 30% del campione analizzato di insetti destinati all'alimentazione umana siano stati riscontrati parassiti dannosi, in particolare per polmoni e intestino", seguendo la linea della già citata Nature.