Addio a Fratel Biagio Conte, morto a Palermo il missionario laico che ha speso la vita per aiutare i poveri

I funerali si svolgeranno martedì mattina in Cattedrale. Conte era gravemente malato da tempo. Nel 1993 fondò la Missione Speranza e Carità

È morto questa mattina a Palermo Biagio Conte. Il 59enne missionario laico combattè diverse battaglie in difesa dei poveri e degli indigenti fondando anche nel 1993 la Missione Speranza e Carità. Conte era gravemente malato da tempo e attorno a lui si sono stretti fino all'ultimo i volontari e gli ospiti della comunità che aveva fondato. L'arcivescovo Corrado Lorefice ha dichiarato: "Ripartiamo dalle cose essenziali, è la sua eredità. Non dobbiamo avere paura di Dio, perché Dio non limita la libertà degli uomini e lontani da Dio non si vive liberi. Questo è il grande messaggio che lascia Biagio, un laico che ha preso sul serio il Vangelo".

Morto Fratel Biagio Conte, una vita spesa per gli ultimi a Palermo

I funerali si svolgeranno martedì mattina in Cattedrale a Palermo e sono attesi circa 10mila fedeli, mentre la salma resterà esposta fino a lunedì 16 nella chiesa della Missione Speranza e carità in via Decollati. Quella di Biagio Conte è stata una vita spesa per gli ultimi. Nato da due imprenditori edili venne portato in Svizzera a tre anni in un collegio di suore ma ritorna a Palermo all'età di nove anni per essere inserito nel collegio di San Martino delle Scale per quattro anni.

Abbandona precocemente la scuola a 16 anni per dedicarsi ad aiutare i suoi nell'impresa edile, ma si allontanerà nel 1983 a causa di una profonda crisi spirituale. Questa la porterà ad intraprendere la strada che lo ha di fatto consacrato come missionario laico. Si trasferisce a Firenze, sceglie di vivere come eremita e nel 1993 fonda la "Missione di Speranza e Carità", che accoglie oggi più di un centinaio di persone. A Conte, malato da tempo e costretto su una sedia a rotelle da tantissimi anni a causa di vertebre schiacciate è stato dedicato un film intitolato "Biagio", dal regista palermitano Pasquale Scimeca.