Green pass falsi, Madame scarica la colpa sui genitori: "Vittima della loro paura", poi fa retromarcia: "Pronta a vaccinarmi"

La cantante Madame, nome d'arte di Francesca Calearo, incolpa i genitori rei di averle fatto utilizzare "cure naturali". "Non solo non ho eseguito prontamente il vaccino del covid, ma non ho altri vaccini"

La cantante Madame, nome d'arte di Francesca Calearo, 20 anni, rompe il silenzio in merito all'inchiesta sui green pass falsi che la vede coinvolta assieme ad altre celebrità come la tennista Camila Giorgi, e spiega la sua versione. Madame in un lungo post su Instagram attacca i genitori, rei di averla condizionata nella scelta di non vaccinarsi: "Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e delle misure della medicina tradizionale spingendosi su ricerche alternative", ha esordito la rapper.

Green pass falsi, Madame scarica la colpa sui genitori 

Madame, che rifiuta di prendersi le sue responsabilità, continua: "Si fa presto a partire dalla ricerca di un’alternativa e finire in un girone infernale di complottismo. Durante il Covid i miei ci cascano", si legge. "In effetti non solo non ho eseguito prontamente il vaccino del covid, ma non ho altri vaccini. Anche le cure mediche che ho ricevuto sono quasi sempre (tranne in casi in cui servivano medicine chimiche come antibiotici, antidolorifici o cortisonici) state naturali". 

Madame, tra le concorrenti del prossimo Sanremo, è finita nella bufera anche per una sua possibile esclusione dal Festival, a cui il conduttore Amadeus si è opposto, dichiarando che "c'è un'indagine, innocenti finché non si è dichiarati colpevoli". La cantante continua il suo scarica barile: "Dato che sapevo che quel che dicevano si avviava in una direzione ostinata e contraria rispetto a quello che la scienza esponeva, io decisi di tapparmi le orecchie e di non volerne sapere più nulla né da loro né dalla televisione. Chiesi comunque ad amici e conoscenti cosa ne pensassero di questo vaccino e come immaginavo alcuni si dissero favorevoli e pochi altri meno".

"Successivamente chiesi anche a medici e a medici in pensione cosa ne pensassero e le risposte furono tutte positive. A un certo punto stavo dunque prenotando un vaccino a Milano quando mia madre mi avvisò che l'avrei fatto con lei a Vicenza. Una volta arrivata a Vicenza capii però che la sua posizione non era cambiata pur non rimproverandola".

"Successivamente sfruttando la mia convivenza da sola a Milano, sotto il controllo di me medesima soltanto, decisi mossa da buona volontà e ipocondria di sottopormi a varie visite. Ne prenotai una ventina circa. Ho chiesto a ogni medico specializzato in ambiti inerenti al Covid un'opinione sui vaccini e la risposta è sempre e comunque stata positiva".

Madame fa retromarcia: "Pronta a vaccinarmi"

Madame continua il suo racconto spiegando: "Una volta fuori dal marasma della pandemia con l'ansia quasi a zero e nessuna pressione esterna, ho deciso di iniziare a stapparmi le orecchie e cominciare finalmente a documentarmi senza chiedere aiuti esterni. Ho notato da video, documenti, dibattiti, interviste che tutto ciò che mi dicevano i miei erano esattamente le teorie che sostenevano dei personaggi ignoranti in materia medica e chiaramente sopraffatti dalla paura. Al che mi sono spaventata, e ho intuito di aver tenuto le orecchie tappate troppo a lungo. Un giorno a pranzo in montagna arriva una telefonata dalla questura. Il lunedì mi presento da loro, sono indagata. Questa situazione mi urla in faccia che devo fare una scelta, prendere coraggio e fare la mia ultima mossa".

"Dopo una lunga chiacchierata con un medico infettivologo e una revisione delle mie ultime visite, lui mi prescrive una serie di vaccinazioni che reputa essenziali. Gli espongo ogni mio dubbio, lui pazientemente lo accoglie, mi risponde con disponibilità e io comprendo. Mi dà il contatto dei suoi colleghi del centro vaccinazioni e proseguo e proseguirò a completare tutte quelle necessarie per me e utili per gli altri. Grazie Dottore".

Inchiesta sui green pass falsi: cos'è successo

Madame è indagata dalla Procura di Vicenza insieme ad altri personaggi del mondo dello spettacolo per aver esibito green pass falsi e dunque non essersi sottoposta alla vaccinazione contro il Covid. Sono numerose le personalità, dettate dai dubbi sull'affidabilità del siero hanno deciso diversamente, tantissime le quali hanno dovuto rinunciare al proprio lavoro e alla propria libertà. La cantante vicentina, in gara al Festival di Sanremo dal quale adesso rischia l'esclusione, è tra queste.

La dottoressa Daniela Grillone Tecioiu, anch'essa coinvolta nell'inchiesta ha spiegato di averlo fatto "per la loro salute". "Sono stati fatti dei vaccini falsi, solo però a persone che avevano patologie, che stavano per morire se facevano un vaccino" ha detto, parlando delle possibili reazioni avverse che sarebbe potute sopraggiungere in persone affette già da qualche patologia. La dottoressa ha parlato di circa "300 persone in tutto" che si erano rivolte a lei.

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