Grosseto, usano l’asterisco per non precisare il genere dei bambini: associazione perde la convenzione
L’associazione Clan scrive “bambin*” in una newsletter e la Fondazione Grosseto cultura non rinnova la convezione per un polo museale. Scontro Pd-FdI
Hanno utilizzato l’asterisco. O meglio: *. Abuso del politicamente corretto? Distrazione? Svista? Fatto sta che a Grosseto l’associazione giovanile “Clan”, acronimo di “Collettivo libero anti-noia”, ha perso una convenzione per aver scritto parola “bambin*” in una newsletter. Proprio così: in mezzo ai numerosi eventi illustrati in una newsletter è spuntata infatti la parola “bambini” scritta con l’asterisco per non identificare il genere: i consiglieri di Fondazione Grosseto cultura, l’ente (ora a forte maggioranza di centrodestra) deputato a promuovere l’arte nel territorio, si sono messi subito sulle barricate, chiedendo all'associazione di ritrattare e poi (senza successo) di sottoscrivere un testo di scuse preparato dalla stessa fondazione. Infine, la mossa finale: il no al rinnovo della convenzione per la gestione dei servizi museali del Polo Le Clarisse.
L’associazione: “Un paradosso”. La Fondazione: “Strumentalizzazione politica”
“Siamo stati messi di fronte a un bivio, non potevamo accettare”, ha spiegato Mara Pezzopane, presidente dell’associazione. “Parliamo di un piccolo segno in una newsletter, gestita peraltro non direttamente da noi. Un paradosso. Quel testo era solo una bozza ed è stato inviato per errore, ma in ogni caso è incredibile quanto accaduto”. Il consiglio di amministrazione di Fondazione Grosseto cultura, però, respinge ogni accusa. “Nessun licenziamento è imputabile alla vicenda dell’asterisco”, si legge in una nota. “Smentiamo con decisione che il mancato rinnovo della convenzione sia dovuto all'asterisco inserito in una parola”. L’ente, inoltre, ha ribadito che la scelta di non rinnovare le convenzioni giunte a scadenza è stata dettata da “un cambio di gestione per motivazioni esclusivamente legate al miglioramento dei servizi museali. Spiace molto che qualcuno abbia voluto strumentalizzare in chiave politica una scelta esclusivamente tecnica e organizzativa”.
Il Pd chiede le dimissioni del Cda della Fondazione. Fdi: “demagogia politically correct”
Il Pd grossetano ha chiesto le dimissioni in blocco da parte dei componenti del consiglio d’amministrazione, mentre Fratelli d’Italia difende l’operato della Fondazione. “La decisione presa da parte del Cda è legittima. Il contratto di collaborazione con Clan era in scadenza il 31 dicembre 2022 e Fondazione Grosseto cultura ha deciso di non rinnovarlo. Tutto il resto è pura demagogia dei soliti politically correct”.