Addio a Benedetto XVI, morto il Papa emerito Ratzinger all'età di 95 anni: è stato il 265º pontefice della Chiesa cattolica
Addio a Benedetto XVI, morto Papa Ratzinger all'età di 95 anni: è stato il 265º papa della Chiesa cattolica: è stato un un operaio nell'oliveto di Dio, il suo motto "Cooperatores Veritatis"
È morto il Papa emerito Benedetto XVI, per tutti Papa Ratzinger, alle ore 9.34 nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano oggi 31 dicembre 2022. È stato il papa emerito, colui che pose il gran rifiuto al trono di Pietro nel 2013, diede le dimissioni come pontefice della chiesa Cattolica ormai quasi 10 anni fa. La sua vocazione è sempre stata quella di coltivare la Chiesa come un operaio nell'oliveto di Dio. Il motto sotto cui Dio e la chiesa di Roma lo ha investito della carica di 265º Papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 7º sovrano dello Stato della Città del Vaticano, primate d'Italia il 19 aprile 2005, è Cooperatores Veritatis.
Ed infatti il suo papato, durato 8 anni è stato caratterizzato da scandali a cui Ratzinger ha dovuto lavorare assiduamente per tenere unita la Chiesa. Ma la sua vocazione da teologo gli ha fatto preferire il "dietro le quinte", per questo seguendo anche la scia di altri capi della Chiesa Cattolica prima di lui, decise di dare le dimissioni il giorno 11 febbraio 2013. Papa Benedetto XVI, che era già visto in pole dopo la morte di Wojtyla, personalità importante e a cui bisognava dare continuità con una figura di grande calibro. Benedetto XVI ha compiuto nel suo pontificato 21 viaggi internazionali. Nonostante le sue doti di teologo per cui ha ricoperto la carica di docente presso numerose Università e istituti filosofici, a 14 anni fu costretto - come previsto dalla legge tedesca - ad arruolarsi nella Gioventù hitleriana. È stato il settimo papa tedesco della Chiesa Cattolica e l'ottavo, in ordine cronologico, a rifiutare il trono di Pietro.
Papa Benedetto XVI ha onorato il motto Cooperatores Veritatis lavorando alla cura, alla conservazione e alla divulgazione della dottrina della chiesa di Cristo.
Benedetto XVI e la lotta contro "la sporcizia della Chiesa"
Con il documento De delictis gravioribus, Benedetto XVI ha reso più veloci ed efficaci le procedure giudiziarie per i casi di abuso sessuale, rimarcando anche l’importanza di "dare sempre seguito alle disposizioni della legge civile per quanto riguarda il deferimento di crimini alle autorità preposte". Come non bastasse il sommo pontefice è intervenuto immediatamente a riordinare il clero, inviando una lettera circolare il 16 maggio 2011 in cui venivano pubblicate le linee guida contro la pedofilia dei chierici, per l'occasione sollecitò azioni di monitoraggio e intervento da parte dei vescovi diocesani.
Azioni che arrivano dopo secoli di silenzio e ipocrisia, ma che rappresentano una responsabilità troppo grande per un pontefice simbolo di un’istituzione che deve cambiare ma non ha ancora le condizioni – e le gerarchie – per farlo.
Papa Benedetto XVI è morto: il dimissionario 265° capo della Chiesa Cattolica si è spento all'età di 95 anni
Nel concistoro ordinario dell'11 febbraio 2013 ha annunciato la sua rinuncia "al ministero di vescovo di Roma, successore di san Pietro", con decorrenza della sede vacante dalle 20:00 del 28 dello stesso mese: da quel momento il suo titolo è diventato sommo pontefice emerito o papa emerito, mentre il suo trattamento è rimasto quello di Sua Santità. È stato l'ottavo pontefice a rinunciare al ministero petrino, se si considerano unicamente i casi dei papi di cui si hanno fonti storiche certe o molto attendibili: Clemente I, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Gregorio VI, Celestino V e Gregorio XII. Al soglio pontificio gli è succeduto papa Francesco, eletto al quinto scrutinio il 13 marzo 2013 durante il conclave tenutosi nello stesso anno.
Il Papa emerito, l'infanzia e la gioventù dal servizio militare agli studi teologici
All'età di 16 anni, nel 1943, il giovane Joseph venne assegnato al programma Luftwaffenhelfer (personale di supporto alla Luftwaffe), insieme a molti suoi compagni di classe. Dapprima fu inviato con la sua unità a Ludwigsfelde, a nord di Monaco, e fu assegnato a un reparto di artiglieria contraerea esterno alla Wehrmacht, che difendeva gli stabilimenti della BMW. Fu assegnato per un anno a un reparto di intercettazioni radiofoniche.
Il 10 settembre 1944 la sua unità fu sciolta e poté fare ritorno alla sua famiglia, ma già tornando a casa Ratzinger ricevette l'avviso di un nuovo progetto, nel Reichsarbeitsdienst. Fu quindi trasferito al confine ungherese dell'Austria, annessa alla Germania nell'Anschluss, nel 1938, e incaricato di costruire le difese anticarro in preparazione dell'attesa offensiva dell'Armata Rossa.
Nel 1946 Joseph s'iscrisse all'Istituto superiore di filosofia e teologia di Frisinga, ove studiò filosofia e teologia cattolica, ma ben presto, nel 1947, si trasferì nel seminario Herzogliches Georgianum di Monaco di Baviera, un seminario interdiocesano dove confluivano tutti i candidati al sacerdozio della Baviera, e continuò gli studi di filosofia e teologia presso l'Università Ludwig Maximilian di Monaco, ivi adiacente, fino al 1950.
Nel maggio 1957 ottenne la cattedra di teologia fondamentale presso l'Università di Monaco. Nel dicembre 1957 ottenne la cattedra di teologia dogmatica e fondamentale presso l'Istituto superiore di teologia e filosofia di Frisinga. Divenne professore all'Università di Bonn nel 1959 e la sua lezione inaugurale fu su Il Dio della fede e il Dio della filosofia. Nel 1963 si trasferì all'Università di Münster. Successivamente ebbe la cattedra di teologia all'Università di Tubinga e Ratisbona.
Ratzinger, quando Giovanni Paolo II lo nominò "prefetto della Congregazione per la dottrina della fede"
Il 25 novembre 1981 papa Giovanni Paolo II lo nominò prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, l'organo della Santa Sede che si occupa di vigilare sulla correttezza della dottrina cattolica, carica che manterrà fino all'elevazione al soglio pontificio.
Nel 1985, rompendo la lunga tradizione di discrezione che caratterizzava l'ex Sant'Uffizio, accettò di essere intervistato dal giornalista italiano Vittorio Messori, già autore di due saggi su Gesù. Dall'incontro dell'agosto 1984 in un'ala chiusa del seminario di Bressanone, nacque il libro Rapporto sulla fede che, oltre a riscuotere successo in termini di vendite, provocò adesioni ma anche critiche all'interno e all'esterno della Chiesa cattolica
Benedetto XVI: il primo papa ad aver aperto un account Twitter
Tra i primati di Ratzinger, oltre ad aver lavorato per rendere maggiormente trasparente la chiesa cattolica, almeno sotto l’aspetto della trasparenza finanziaria dello Stato del Vaticano, Ratzinger ha anche impresso un cambio di direzione per far aderire gli enti e le persone collegate alla Santa Sede alle norme internazionali contro il riciclaggio e il finanziamento al terrorismo.
Ratzinger è stato il primo papa ad aprire un account Twitter, nel 2012: @Pontifex. Iconica, dopo l’abdicazione – evento molto raro nella storia del papato – la fotografia scattata il 23 marzo 2013 a Castel Gandolfo, quando il successore Bergoglio fece visita a Ratzinger. Per la prima volta nel corso di secoli, due papi si incontravano. Già prima che compisse 95 anni, monisgnor Gaenswein, segretario di Ratzinger, aveva reso pubblico il lento declino fisico che stava colpendo il papa emerito. Seppure con una "testa lucia", Benedetto XVI "è come una candela che si consuma lentamente".