Carburante, addio sconto su benzina e diesel: dal 1 gennaio stop al taglio delle accise
Finisce lo sconto sulle accise e i prezzi di benzina e diesel tornano ad essere quelli in vigore prima del 22 marzo. Stangata da 200 euro l'anno per gli automobilisti
La benzina e il diesel da gennaio costeranno di più. Dal 31 dicembre addio allo sconto e al taglio delle accise, aumenta di conseguenza il prezzo del carburante. Non sembra essere in vista infatti una proroga dei tagli, così come non lo è stata in manovra, ragion per cui rispetto ad ora i prezzi aumenteranno di 18,3 centesimi al litro per la benzina e il diesel e di 3,4 centesimi per il Gpl. Saranno infatti infatti ripristinate le aliquote in vigore prima del 22 marzo.
Carburanti, addio sconto su benzina e diesel: stop al taglio delle accise
Quella sul carburante è una stangata da 200 euro l'anno in quanto l'aumento di spesa per gli italiani sarà di 9,15 euro in più a pieno. Un esborso che può toccherà circa 219,6 euro in più all'anno. Nella manovra del governo infatti non c'era spazio per una proroga sul taglio delle accise, con una quasi intera legge di bilancio da destinare al caro bollette. Il 31 dicembre sarà l'ultimo giorno in cui si potrà fare benzina con lo sconto di 18 centesimi al litro.
Uno sconto entrato in vigore col governo Draghi lo scorso marzo, ma che Giorgia Meloni aveva ulteriormente abbassato poco dopo l'incarico ricevuto, da 30 a 18 centesimi, nel decreto carburanti di fine novembre, "Misure urgenti in materia di accise sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi meteorologici". Ma c'è un ulteriore beffa che aspetta gli automobilisti e riguarda l'aumento del prezzo dei pedaggi autostradali.
Non solo stop taglio accise su benzina e diesel, anche aumento prezzo pedaggi
Il rincaro dei pedaggi autostradali. Una realtà che potrebbe diventare tale dopo l’arrivo del decreto ministeriale che stabilirà le nuove tariffe. Causa forte inflazione del 2022 si potrebbe partire da un aumento di +1,5% come chiesto da Autrostrade per l'Italia per finire al 3,5%. Le società concessionarie per voce dell’Aiscat chiedono un aumento, e mettono in evidenza che in "Italia è dal 2018 che i pedaggi autostradali non subiscono alcun incremento, diversamente da quanto previsto dalla normativa vigente".