Nave spia russa nell'Adriatico, Marsiglia (Federpetroli): "Ritorsione al TAP sarebbe un danno inestimabile per l'Italia"
Il presidente Federpetroli, Michele Marsiglia rivela a Il Giornale d'Italia di aver ricevuto comunicazione già questa mattina di anomalie militari in acque pugliesi e afferma che dopo il sabotaggio del Nord Stream, una ritorsione potrebbe causare grossi danni
Da ieri la nave spia russa Akademic usata per operazioni di rifornimento a lungo raggio, insieme ad una nave da guerra russa. Questa è salpata dal porto di Tartus in Siria e si è diretta nel canale d'Otranto dove ha sostato a lungo allertando tutti i caccia e le strutture Nato. È attivo in zona anche l'Andrea Doria, un caccia italiano al servizio dell'Alleanza Atlantica.
Nave spia russa nell'Adriatico: continua a tenere la posizione accesa
Altre navi e strutture militari Nato sono attive nel mare Adriatico. Si ritiene comunque che la nave russa non sia pericolosa in quanto continua a tenere aperta la posizione radar, nonostante sia una nave militare. A dirlo è l'account osint ItaMilradar che la geolocalizza insieme al satellite sentinel il vascello che si trovava a quattro chilometri dall'incrociatore americano "Leyte Gulf".
I movimenti della "Akademik Pashin" sono stati descritti da diversi analisti che studiano le informazioni delle "fonti aperte", tra cui ItaMilradar: pur essendo un’unità militare, ha mantenuto acceso il sistema che trasmette la posizione. La sua spedizione è cominciata la scorsa settimana dal porto siriano di Tartous, il nido della Marina russa nel Mediterraneo. Da ieri opera nel Canale di Otranto: prima si è fermata sul cavo sottomarino OteGlobe, una connessione in fibra ottica che unisce Bari alla Grecia. Poi si è mossa verso il tubo sommerso del Tap.
La nave si è diretta ad agosto verso sud ed è stata immediatamente seguita dalla Royal Navy britannica e dagli aerei americani della Nato. Il 24 agosto è entrata nel Mediterraneo e da allora prosegue proprio in quel mare la sua attività. Si tratta però di una nave accompagnata ad una nave da guerra russa, una corvetta della serie Steregushchiy armata con missili cruise.
Nave spia russa nell'Adriatico, Marsiglia "l'alert militare desta preoccupazione"
Lei cosa pensa in merito alla presenza della nave russa proprio in prossimità del Tap?
"Certo in questo momento ogni situazione di alert, specialmente militare, desta preoccupazione in modo particolare se ci troviamo in zona di infrastrutture energetiche". Poco ore fa, abbiamo avuto comunicazione di alcune anomalie di manovra da forze militari nelle acque della Puglia in prossimità di un punto di particolare importanza del Trans Adriatic Pipeline (TAP).
Anche in altre location in Africa o Medio Oriente le postazioni e gli obiettivi sensibili che vengono per primi sequestrati o minati da atti terroristici sono le infrastrutture petrolifere.
Lei pensa che la Russia possa rivalersi sull'Europa o contro coloro che ritiene possano essere i responsabili del Nord Stream?
"Sicuramente dopo il sabotaggio del Nord Stream 1 e 2 di qualche mese fa, l’attacco al gasdotto ucraino e tante altre situazioni che interessano il conflitto, l’attenzione deve rimanere alta sugli obiettivi sensibili.
Un possibile attacco o sabotaggio di anche un piccolo punto del gasdotto TAP significherebbe un danno per l’Italia inestimabile, sia economicamente parlando. Anche per il nostro vitale approvvigionamento corrente di gas. Stiamo attendendo ulteriori sviluppi sulla vicenda".