Vaticano, il cardinale Giovani Becciu in una chat: "Il Papa vuole la mia morte"

Nel corso dell’indagine nel quale è indagato il cardinale Giovanni Angelo Becciu, stanno uscendo parecchi scheletri dall’armadio, o meglio dalla chat, del suddetto. Imputato in Vaticano in un processo per la compravendita di un palazzo situato nel centro di Londra e, più in generale per la gestione non trasparente di diversi fondi della Santa Sede, il cardinale ha visto le proprie chat private rese pubbliche, nelle quali esprimeva pensieri anche riguardo Papa Francesco.

La frase shock: “Il Papa mi vuole morto”

Il Promotore di Giustizia vaticano ha ritenuto rendere pubblici i contenuti delle chat del cardinale nel corso dell’udienza di mercoledì 23 novembre, frutto dell’indagine portata avanti dalla Guardia di finanza di Oristano su autorizzazione del Vaticano. Sia il Corriere della Sera, che Repubblicano riportano le chat: "Non pensavo arrivasse a questo punto: vuole la mia morte", confidava Becciu via messaggio alla parente Giovanni Pani il 22 luglio dell’anno scorso, solo due giorni prima che, aiutato dalla figlia di quest’ultima e nipote di Becciu, Maria Luisa Zambrano, riuscisse a fare una registrazione della sua telefonata con Papa Francesco.

Nella chat in questione, la Pani stimola Becciu ad andare avanti per la sua strada: “Vedrai che la verità trionferà”. Anche se lui non si diceva esattamente tranquillo: “Per ora sono loro a trionfare e trafiggerci! Ma la vittoria sarà degli onesti”. A quanto traspare dalle chat, tra Pontefice e cardinale gli attriti sarebbero giunti oltre la soglia di sopportazione: "E' cattivo, vuole la tua fine", riferendosi a "su Mannu", che in sardo significa "il maggiore" dice la Pani, ed il cardinale risponde: "Non vuole fare brutta figura per la condanna iniziale che mi ha dato". E ancora: "Mai avrei immaginato (che) non un Papa ma (che) un uomo arrivasse a tanto". Rispondendo, la Pani si spinge addirittura oltre quanto detto dal cardinale: "E' un grande vigliacco, ma tu combatti e fai risplendere la verità, è dura lo so, coraggio vinceremo in pieno, c'è del marcio in Vaticano".

Sicuramente, in un modo o nell’altro si dovrà andare a fondo alla faccenda chiarendo le posizioni delle parti ma, vista la situazione del cardinale queste chat rappresentano probabilmente un’ulteriore prova di quanto sostenuto dall’accusa. Sicuramente i toni ed i termini usati sono molto pesanti, da capire se siano un semplice sfogo in un momento di grande difficoltà, o se dietro ci siano in effetti delle prove.