Roma, è caccia al killer delle 3 prostitute accoltellate a Prati: ispezionate le telecamere delle vittime
Sono in corso le indagini tra telecamere e tabulati telefonici delle tre prostitute vittime, trovate in due appartamenti poco distanti, nel quartiere Prati a Roma
E' ancora senza nome il killer del triplice omicidio di Roma, avvenuto ieri nel quartiere Prati, dove 3 prostitute sono state trovate senza vita a poche ore di distanza. Due donne asiatiche e una trans colombiana sono state le vittime, probabilmente per mano dello stesso carnefice. Ma una svolta potrebbe venire dagli accertamenti che stanno compiendo gli investigatori attraverso l’analisi di tabulati telefonici e riprese delle telecamere di sorveglianza della zona.
Roma, triplice omicidio nel quartiere Prati
Le vittime, tre prostitute di origine cinese e colombiana, sono state trovate in due appartamenti poco distanti nel quartiere Prati, nella tarda mattinata di ieri, giovedì 17 novembre. Le vittime, tutte e tre uccise a coltellate, sono due donne asiatiche sulla quarantina, con ogni probabilità cittadine cinesi, e una cittadina colombiana di 65 anni, Marta Castano. L'ipotesi sembrerebbe quella di un unico killer, che ha provocato ferite con arma da taglio.
Gli investigatori, coordinati dalla Procura di Roma, hanno fatto scattare gli accertamenti tecnici sui cellulari delle tre vittime, analizzando tabulati telefonici, con l’obiettivo di ricostruire i contatti avuti con i clienti nelle ultime ore prima del delitto. In tal senso, le risposte potrebbero arrivare anche dalle telecamere di sicurezza presenti nella zona e negli appartamenti delle vittime.
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/427000/roma-prostitute-cinesi-trans-brasiliana-uccise-quartiere-prati-cadaveri-trovati-sospetto-killer.html
Prostitute uccise a Prati, trovate telecamere nelle case delle vittime
Ulteriori accertamenti sono ora in corso grazie alle telecamere presenti negli appartamenti delle donne. Secondo la sorella della donna colombiana trovata morta in via Durazzo, all'interno dell'appartamento in cui si è consumato l'omicidio era presente una telecamera di sorveglianza, che potrebbe aver ripreso una parte o a totalità dell'omicidio e così scagionare il killer. Stando invece al racconto di una donna che lavora nello stabile di via Augusto Riboty, dove sono avvenuti gli altri due omicidi delle donne asiatiche, anche lì era presente una telecamera, nascosta dietro un vaso.