Ora solare, un'ora avanti o indietro? I benefici rispetto all'ora legale

Nella notte tra sabato 29 ottobre e domenica 30 ottobre 2022 c'è il cambio ora legale ora solare: le lancette vanno messe un'ora avanti o indietro? Avremo dei benefici dal cambio? Lo spostamento delle lancette è stato un tema molto discusso in sede europea nei mesi scorsi. In molti volevano posticipare la fine dell'ora legale di almeno un mese. Qualcuno voleva mantenerla per tutti i mesi invernali. “Gli scienziati sostengono che un programma invernale unico andrebbe a beneficio della salute e del sonno”, si legge sul Paìs. Scopriamo tutti i benefici dell'ora solare rispetto all'ora legale.

Ora solare, un'ora avanti o indietro?

Come spostare le lancette nel cambio ora legale ora solare? Nella notte tra sabato 29 ottobre e domenica 30 ottobre 2022 bisogna spostare le lancette indietro di un'ora. Si dormirà dunque 60 minuti in più. Il cambio avviene alle 3 di notte e su tutti i dispositivi digitali sarà automatico.

I benefici dell'ora solare rispetto all'ora legale

Nonostante le numerose richieste di mantenere l'ora legale anche d'inverno, si passerà comunque all'ora solare, spostando le lancette indietro di un'ora. L'alba arriverà prima e si raggiungerà il posto di lavoro col sole, ma arriverà prima anche il buio di sera.

Secondo un'indagine condotta proprio dalla Commissione europea nel 2018, l'84% dei 4,6 milioni di cittadini che hanno partecipato era favorevole all'eliminazione del cambio dell’ora in Europa. Inoltre sono sempre di più gli scienziati che sostengono l'adozione di un’unica misura del tempo. Dai dati del barometro di aprile del Center for Sociological Research (Csi), emergerebbe che il 65% degli spagnoli “preferisce porre fine al cambio dell'ora stagionale e, di questi, il 70,9% sceglie di impostare l'ora legale”.

Per gli esperti, se si eliminasse il cambio stagionale e si restasse con uno dei due sistemi, la soluzione più equilibrata per tutta la popolazione spagnola “sarebbe mantenere quella in cui stiamo entrando ora” in questo fine settimana. Tuttavia, nonostante ciò, “l'orario estivo è più apprezzato dalla popolazione”, è la sintesi.

"Dal punto di vista della cronobiologia, l'orario invernale è più vantaggioso perché è più coerente con i cicli di luce e oscurità", spiega Maria Ángeles Rol de Lama, professoressa di Fisiologia all'Università di Murcia e direttrice del Laboratorio di Cronobiologia mentre alcuni studi indicano che, “con l'aumento della luce e del tempo libero, aumentano anche i comportamenti dannosi come il consumo di alcol o tabacco” quindi “otteniamo più luce durante le ore di scuola e di lavoro, il che favorisce la concentrazione, e c'è più oscurità di notte, che ci aiuta ad addormentarci".

Pertanto, riposo, tranquillità, concentrazione sarebbero le opzioni per un ritorno alla normalità, “importante per la nostra salute”. La cosa è però controversa - si legge ancora sul Pais - perché allo stesso tempo c’è una parte della popolazione che preferisce l’orario estivo perché lo associa proprio “al riposo, alla tranquillità, alle vacanze, al bel tempo”, quindi anche al buonumore, all’essere positivi.

L’articolo del Paìs la mette molto sull’aspetto psicologico-umorale-attitudinale mentre non fa alcuna menzione a fattori economici. Conflavoro Pmi, Confederazione Nazionale Piccole e Medie Imprese, ha però di recente stimato per il 2023 un risparmio di 2 miliardi e 700milioni di euro se si mantenesse l'ora legale, corrispondenti a una riduzione di circa il 7,3% sul costo delle bollette. Che in questo frangente potrebbe essere misura adeguata contro il caro energia.