Sequestro di droga a Trieste: 730 kg di cocaina arrivati al porto direttamente dal Perù
La sostanza stupefacente proviene dal Sudamerica ed era nascosta in un container contenente sacchi di caffè. Trovata e sequestrata nella zona portuaria grazie ai cani molecolari
Guardia di finanza e Agenzia delle dogane di Trieste hanno intercettato e sequestrato 730 chilogrammi di cocaina, per un valore di mercato di 20 milioni di euro. La sostanza, proveniente dal Perù, era sapientemente nascosta in sacchi di caffè a crudo, per mitigarne l'odore. A segnalare la presenza della cocaina sono stati i cani anti-droga delle unità di controllo speciale.
Sequestro di 730 kg di droga al porto di Trieste: la cocaina proveniva dal Perù
Si tratta di uno dei più rilevanti sequestri mai fatti nel porto della città di Trieste. La destinazione della cocaina resta ancora da scoprire con ulteriori approfondimenti investigativi. Il suo ritrovamento è stato fatto nei giorni scorsi e la notizia è stata resa nota solo oggi, dopo alcuni accertamenti.
La cocaina era abilmente mischiata ai grani di caffè crudo, probabilmente proprio per confondere l'olfatto dei cani molecolari in caso di controlli. La quantità di cocaina è tale da soddisfare una vasta area di mercato per un medio periodo di tempo.
Occultamento ingegnoso di sostanze illecite
“Modalità di occultamento ingegnose”, osserva il procuratore capo di Trieste Antonio De Nicolò, che stima in alcuni milioni di euro il valore di mercato dello stupefacente.
Solo pochi mesi fa, nel capoluogo regionale, le Fiamme gialle e le squadre antimafia riuscirono a sequestrare ben 4 tonnellate e mezzo di cocaina, sempre proveniente dal Sudamerica. Colpito duramente il gruppo più importante tra i narcos colombiani ed i gruppi criminali importanti in Italia ed Europa.