Scontri e tensioni tra studenti e polizia: dopo la Sapienza di Roma è ora allarme piazze
Richiesta la massima attenzione e una massiccia opera di mediazione per mantenere l’ordine pubblico
Il giorno dopo le tensioni alla Sapienza di Roma, dove si sono registrati scontri tra appartenenti ai collettivi studenteschi e le forze dell’ordine, che hanno represso la rivolta a manganellate; il capo della polizia Lamberto Giannini delinea il piano delle operazioni nei prossimi mesi in tema di ordine pubblico.
Continuano le tensioni tra studenti e polizia: la necessità di mediazione
“Sarà importante cercare di fare opere di mediazione e per questo è necessario conoscere in maniera preventiva lo stato delle tensioni”, così spiega Giannini.
Per il capo della polizia "la protesta va garantita, ma va trovato il modo migliore per evitare turbative all'ordine pubblico". È infatti evidente la delicatezza del momento, sia italiana che esterna, e l'esigenza di mantenere la situazione il più possibile serena e pacifica. La stessa neo premier, Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento alla Camera, ha toccato il tema della sicurezza, dichiarando di volerne fare un “dato distintivo”.
Allarme sicurezza nelle piazza e nelle scuole d'Italia
Domani al Viminale è fissato il primo Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal neoministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. Nella riunione saranno approfonditi i temi del contrasto ai flussi migratori in forte aumento e focus sull'ordine pubblico, con una prevista intensa stagione di manifestazioni in piazza da gestire al meglio.
Continui segnali di fermento anche dal mondo della scuola e dell'università, con occupazioni e manifestazioni a partire dalla capitale. "Gli studenti hanno il diritto di dire la loro opinione, ma con moderazione e senza ricorrere alla violenza, che non porta mai a nulla di positivo".