Roma, legionella nel tribunale di piazzale Clodio: vietato l'uso dell'acqua e chiusi i bagni
Ad oggi su disposizionedel presidente del tribunale, sono stati chiusi alcuni bagni, mentre in altri è fatto divieto di utilizzo dell'acqua
Incredibile ma vero ma è ancora allarme a Roma nel tribunale di Piazzale Clodio, letteralmente assediato da una settimana dalla legionella. Ragion per cui si è varata la linea dura che non permetterà né di utilizzare i bagni né di fatti, l'acqua. Niente da fare a causa del batterio killer che infesta il luogo da oltre sette giorni ma su cui ancora non si è apparentemente trovata una soluzione.
Roma, allarme legionella nel tribunale di Piazzale Clodio: no bagni e acqua
Non solamente i bagni (alcuni) e l'acqua, a preoccupare sono i distributori automatici di bevande calde che si alimentano dalla rete idrica del tribunale, lasciando il personale praticamente sprovvisto di tali risorse. L'avvocato Vincenzo Comi, presidente della camera penale di Roma, interpellato ha spiegato: "Non solo la mancanza di magistrati e cancellieri, adesso anche il rischio di contagio della Legionella, sembra quasi che questo tribunale sia destinato a chiudere.
"Continueremo a vigilare anche sulla vicenda della legionella e la prossima settimana, avendo dato il giusto tempo per intervenire, chiederemo alla presidenza del tribunale cosa è stato fatto per contrastare il rischio del contagio", chiosa. Intanto si sta già correndo ai ripari. I tecnici dei distributori automatici stanno cambiando il sistema di alimentazione idrica per preparare automaticamente le bevande, mentre verranno utilizzati contenitori d'acqua al posto dei rubinetti della rete idrica: questi dovranno essere periodicamente riforniti.
Legionella, il problema persiste da una settimana
Il caos legato alla presenza di legionella al tribunale di piazzale Clodio a Roma va avanti da una settimana. Ragion per cui il presidente del Tribunale, Roberto Reali, per "evitare pregiudizio alla salute delle persone", ha disposto "la limitazione e la chiusura" dei servizi igienici, la rimozione"dei rompigetto", il divieto di utilizzare acqua calda, il blocco dei distributori di bevande calde e l'apposizione "di idonea cartellonistica".
Polemiche nei giorni scorsi creatisi perchè secondo i lavoratori, non c'è stato alcun avviso: "Prendiamo atto della comunicazione ma non possiamo non prendere atto anche di una circostanza disdicevole: ogni tre o quattro mesi il Tribunale più grande d'Europa si trova con i bagni fuori uso per colpa di un batterio, la legionella, che può essere molto pericoloso".
"Se da un lato queste comunicazioni periodiche confermano il puntuale ed effettivo svolgimento dei controlli, dall'altro ci chiediamo: possibile che non si riesca a prendere provvedimenti seri per debellare definitivamente il problema? - conclude - Ci rivolgiamo dunque al nuovo ministro che verrà per fargli trovare subito sul tavolo una segnalazione: servono al più presto interventi urgenti e strutturali".