Paola Egonu va a giocare in Turchia: contratto faraonico nel Paese meno etico di tutta Europa
La giovane pallavolista passata alla ribalta per gli insulti razzisti che le sono stati rivolti andrà a giocare nel Paese al penultimo posto in termini di diritti LGBT in Europa
Neanche il tempo di piangere per i presunti "insulti razzisti" che le sono stati rivolti alla fine della finale per il terzo posto poi vinta contro gli Stati Uniti che Paola Egonu ci ricasca: o per meglio dire è caduta in piedi. La giovane pallavolista italiana considerata la più forte del mondo andrà a giocare in Turchia, e come tale verrà pagata con un contratto faraonico, circa un milione di euro, più del doppio dei 400.000 che guadagna oggi. Nulla di male se non che la Turchia è al penultimo posto tra i Paesi europei in termini di diritti LGBT.
Paola Egonu in Turchia, nel Paese meno etico d'Europa
Un controsenso ripensando alla sua sfuriata di qualche giorno fa che le è valsa una chiamata dalll'(ex) premier Mario Draghi che l'ha definita orgoglio nazionale e il supporto di Enrico Letta, sempre alla ricerca di un nuovo leader in vista del nuovo congresso del Pd. La giovane Egonu andrà a giocare tra le fila del VakifBank, ad Istanbul, prendendosi una pausa dalla Nazionale su cui prenderà una decisione a gennaio, ha detto.
Lascerà Conegliano, la squadra dove gioca attualmente per andare nella vera e propria corazzata d'Europa guidata da un italiano, Giovanni Guidetti. Quest'ultimo in merito alla decisione ha detto: "Questa esperienza sarà perfetta per lei. Riscoprirà il piacere di fare la spesa o mangiare una pizza con gli amici, senza essere infastidita. Credo che sia il posto giusto per lei". La sua squadra negli ultimi cinque anni ha vinto tutto in patria come in Europa fino al trionfo iridato del Mondiale per Club.
I turchi hanno vinto la Champions League nell'ultima annata agonistica ed il 29 ottobre saranno attesi dal derby col Fenerbahce, primo banco di prova per Egonu, che di certo ha dimostrato di saper reggere la pressione, meno fuori dal campo. Guidetti ha anche aggiunto: "Siamo abituati a gestire fenomeni mediatici. So che Paola non sta passando un periodo facile, purtroppo lo sport è così. La posso capire benissimo, sta accadendo anche a me con la Turchia, dopo il Mondiale".